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Giovedì 18 Dicembre 2014
L'impegno Caritas nell'emergenza Ebola. CEI stanzia 1milione di euro   versione testuale

La Conferenza Episcopale Italiana, attraverso il Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, ha stanziato 1 milione di euro dei fondi 8xmille per contribuire alle attività di contrasto all’espansione del virus Ebola. Il progetto, che ha durata di 12 mesi, è proposto da Caritas Italiana e dagli organismi che ad essa si affiancano nella piattaforma “Fratelli d’Ebola”, e riguarda i Paesi maggiormente colpiti – Guinea Conakry, Liberia e Sierra Leone – con sistemi sanitari fragili, spesso privi delle attrezzature e dei medicinali di base e pochi medici rispetto alla popolazione.

Papa Francesco ha più volte ha sottolineato l’importanza di un intervento della comunità internazionale: nell’udienza dello scorso 29 ottobre ha chiesto che «metta in atto ogni necessario sforzo per debellare questo virus e alleviare concretamente i disagi e le sofferenze di quanti sono così duramente provati».

Caritas Italiana, in collaborazione con la rete Caritas internazionale e altri organismi ecclesiali, è impegnata sin dall’inizio della crisi dallo scorso marzo nel sostegno ai piani di risposta della Chiesa cattolica e della rete Caritas di Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia. Gli interventi sono centrati sulle seguenti attività: sensibilizzazione con oltre 500 animatori locali, distribuzione di kit igienico sanitari per la prevenzione nelle famiglie e nei luoghi pubblici ad alta frequentazione, creazione di cellule di allerta precoce; acquisto e distribuzione di medicinali, attrezzatura e materiale di protezione per il personale di centri sanitari e ospedali cattolici; interventi per la sicurezza alimentare di famiglie con priorità per i minori orfani, famiglie con portatori di handicap o minori di cinque o con donne in gravidanza e alle famiglie in quarantena. Nei tre Paesi sono più di 500.000 le persone che hanno beneficiato della sensibilizzazione. In Liberia si sta attivando un piano di supporto psicologico per affrontare lo stigma. Nell’ambito della sicurezza alimentare, sono oltre 4.200 le famiglie destinatarie degli interventi.

Come ricorda anche la CEI, Caritas Italiana è inoltre impegnata in un tavolo di coordinamento con altre realtà ecclesiali e il 21 ottobre 2014 il gruppo ha promosso la piattaforma “Fratelli d’Ebola” (Associazione Dokita onlus, Camilliani, CUAMM Medici con l’Africa, Fatebenefratelli-S. Giovanni di Dio, FOCSIV Volontari nel Mondo, Fondazione AVSI, Giuseppini del Murialdo, Salesiani don Bosco- Fondazione don Bosco nel mondo, Saveriani, VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) per un appoggio congiunto agli interventi della chiesa cattolica nei tre paesi colpiti, Guinea Conakry, Liberia e Sierra Leone.
 

Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a:
Caritas Italiana
via Aurelia 796
00165 Roma

Tramite C/C POSTALE N. 347013, specificando nella causale: “Africa/Epidemia ebola”

Oppure tramite queste modalità online.

Le offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
 

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