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Venerdì 20 Febbraio 2015
Grecia: ore decisive mentre la crisi continua a colpire   versione testuale

Atene chiede un allungamento di sei mesi del programma di aiuti e in cambio si impegna all’equilibrio dei conti e ad affrontare le riforme contro l’evasione fiscale e la corruzione. Una proposta che alcuni Stati membri, in primis la Germania, non considerano risolutiva.
 
Mentre si cerca un compromesso ragionevole nell’interesse di tutta l’Eurozona, la crisi continua a mordere e a colpire le famiglie, in particolare i bambini, molti dei quali restano senza cure sanitarie essenziali. Secondo i dati raccolti dal dossier realizzato da Caritas Italiana, “Grecia: Gioventù ferita. La crisi come una guerra, il paese a un bivio”, la mortalità infantile è aumentata del 43% dall’inizio della crisi, mentre il numero dei bambini abbandonati in cinque anni è salito al 336%.
 
Nel Paese è inoltre in corso la più grande fuga di cervelli della storia recente da un’economia occidentale avanzata: oltre 200.000 dallo scoppio della crisi.
 
I nuovi dati provenienti dalla rete dei Centri di ascolto e di aiuto delle Caritas locali, contenuti nel dossier, confermano che le politiche internazionali ed europee adottate in Grecia sono sostanzialmente fallimentari. Le fasce socialmente più deboli e la gioventù, in particolare, sono le vittime principali: ferite, deluse, arrabbiate, che però non hanno perso la speranza. La Grecia è a un bivio. Non solo politico.