Home Page » Area Stampa » News » archivio anni precedenti » 2015 » Agosto » Grecia: emergenza umanitaria fra crisi economica e migranti 
 
Mercoledì 19 Agosto 2015
Grecia: emergenza umanitaria fra crisi economica e migranti   versione testuale
Caritas Hellas ha lanciato in queste settimane un Appello di Emergenza ai partner internazionali del network Caritas, tra cui Caritas Italiana, con l'obiettivo di aiutare le famiglie greche maggiormente colpite dalla crisi economica e di fare fronte all’emergenza migranti. Il budget raccolto, circa 190.000 euro, permetterà di aiutare subito oltre 23.000 persone, tra le quali 50 famiglie greche e 100 bambini in età scolare che a causa della crisi vivono una situazione di disagio, ai quali si aggiungono i moltissimi migranti, per lo più in fuga da guerre che infiammano il Medio Oriente e il continente africano.

Caritas Hellas ricorda come negli ultimi sette anni, le misure di austerità adottate dagli ultimi governi ellenici hanno causato ingenti danni economici e sociali per i cittadini greci. La situazione sta peggiorando, a causa del continuo dilagare della crisi e della rigidità dei negoziati tra governo greco e Troika (Banca centrale europea, Commissione europea e Fondo monetario internazionale). Ormai circa 2.5 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà, mentre 3,8 milioni sono a rischio povertà a causa di deprivazioni materiali e disoccupazione. Secondo i dati Eurostat, la Grecia è tra i paesi europei con i tassi di povertà più elevati (23,1% ); anche la disoccupazione resta la più alta dell'Unione europea attualmente pari al 25,6%, il che vuol dire che più di 1,2 milioni di persone sono attualmente senza lavoro. La disoccupazione tra i giovani rimane su livelli preoccupanti, dato che interessa il 50,1% della popolazione giovanile greca, come ha ricordato anche un recente Dossier di Caritas Italiana.

Nel frattempo continua l'afflusso di immigrati attraverso le frontiere marittime greche (circa 96.000 nel 1° semestre del 2015): tanti i profughi che si accampano alla meno peggio nelle isole confinanti con la vicina Turchia (Lesbo, Chios, Kos etc) e nelle piazze e parchi pubblici delle grandi città (ad esempio piazza Omonia, e stazione Victoria ad Atene). I dormitori e le mense organizzati dalle istituzioni locali non sono sufficienti; le stesse agenzie governative che si occupano della distribuzione di generi alimentari e dell’assistenza di immigrati e rifugiati non hanno più i mezzi necessari, a causa delle misure di austerità. La situazione è sull’orlo del collasso.

Nello specifico del progetto, la selezione delle famiglie beneficiarie greche avverrà attraverso lo studio dei dati raccolti nei centri di ascolto presenti in tutte le parrocchie/diocesi greche, che permetterà di definire il tipo di intervento più adatto, privilegiando i casi maggiormente vulnerabili. Per quanto concerne l’aspetto del programma relativo a rifugiati e immigrati, due operatori di Caritas Hellas, uno per le isole di Chios e Lesbo, l’altro per l’isola di Kos che si occuperanno del coordinamento delle operazioni di assistenza dirette ai migranti sia nelle isole citate, sia sul territorio nazionale. Al tempo stesso la Caritas di Atene, continuerà nei programmi di sostegno a favore dei migranti grazie all’esperienza decennale del Centro Rifugiati situato nel centrale quartiere di Omonia. In relazione alla formazione di volontari capaci di operare in programmi di assistenza sociale, Caritas Hellas realizzerà corsi di formazione specifici, diretti ai volontari delle otto caritas diocesane locali.

Caritas Italiana è sostiene da tempo l'azione di Caritas Grecia, anche attraverso i gemellaggi solidali avviati nel 2014, che hanno coinvolto molte realtà diocesane e locali.