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Il progetto "Giovani energie" è stato realizzato nelle zone maggiormente colpite dal terremoto della diocesi di Fermo (vicarie di Amandola e Corridonia). Tre gli ambiti di intervento:

• attività ludico-educative e di aggregazione per bambini e ragazzi;
• attività di coinvolgimento attivo dei giovani e delle famiglie e/o di piccoli gruppi o associazioni;
• attività di ascolto e di socializzazione anziani.

Attività trasversali sono state: l’ascolto, la formazione, la mappatura dei bisogni e delle risorse presenti e la comunicazione. Nel testo, anche alcuni dati relativi alle attività realizzate nel 2019.

Nelle attività di aggregazione e ludico-educative sono stati coinvolti 104 ragazzi, mentre sono stati 43 i giovani dai 16 ai 30 anni che si sono impegnati in attività di volontariato e di coinvolgimento attivo. Da ricordare anche il supporto offerto da gruppi di giovani dall’Emilia Romagna grazie alla continuazione dei “gemellaggi”.

I risultati raggiunti sono sicuramente positivi, così come positivamente viene valutata la capacità di coinvolgere la comunità locale. Da sottolineare anche il rafforzamento del legame intergenerazionale con i giovani (ad esempio i giovani del servizio civile) impegnati nell’ascolto e nella vicinanza agli anziani e alle persone malate o in difficoltà.

Proprio la valorizzazione dell’impegno attivo dei giovani che si sono messi in gioco, accettando di essere protagonisti, insieme all’impegno dei volontari Caritas e dei parroci, è un contributo importante nel percorso di ricostruzione post-terremoto. È un segno del percorso avviato che continua anche nel 2020 ed è un grande “segno di speranza ed esempio di comunità unita”.