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Lunedì 13 Gennaio 2020
Progetto INPS per tutti   versione testuale
Il progetto 'Inps per tutti', promosso dall'Inps e avviato in prima istanza in alcune tra le maggiori città italiane, prevede la realizzazione di attività di orientamento specificamente rivolte a coloro che si trovano in condizioni di disagio socio-economico che potrebbero non essere a conoscenza né essere adeguatamente informati sulle prestazioni socio-assistenziali e previdenziali erogate dall'Inps a cui avrebbero diritto. Per poter favorire il più possibile la conoscenza e l'accesso da parte di questi ultimi alle prestazioni previdenziali e assistenziali erogate dall'Inps e loro spettanti con questo progetto si prevede la possibilità di ospitare presso alcune sedi territoriali di strutture pubbliche e private che svolgono attività di supporto per cittadini e persone in difficoltà economica, sociale, lavorativa e abitativa (p. es. case comunali, parrocchie, mense, centri di ascolto Caritas, dormitori, centri diurni, ecc.) postazioni gestite dall'Inps in cui operatori dedicati, affiancati eventualmente da operatori dell'anagrafe e anche da assistenti sociali - ove lo si concordi a livello locale - potranno, nei giorni e nelle ore stabilite, incontrare gli utenti di quelle strutture e fornire loro le informazioni richieste. In una prima fase il primo contatto con le persone prevede la compilazione da parte dei richiedenti di un questionario con cui l'operatore dell'Inps potrà capire a quali prestazioni la persona può accedere (reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, assegno per il nucleo familiare, pensione di invalidità, ecc.).
 
Dal momento che il sistema previdenziale e assistenziale italiano prevede che per alcune prestazioni sia il cittadino a farne domanda, potrebbero verificarsi casi di persone che, pur avendo diritto a determinate prestazioni, non essendo a conoscenza di queste ultime e non avendo presentato domanda direttamente, non ricevano il sussidio loro dovuto. Attraverso un accordo territoriale siglato tra il Comune, la sede Inps provinciale e i soggetti di Terzo settore che svolgono attività in favore delle fasce più disagiate della popolazione è possibile rendere capillare l'orientamento alle prestazioni per i cittadini in condizione di deprivazione materiale e disagio psicologico e sociale e rendere per questi ultimi effettivamente esigibili i loro diritti.
 
A tale scopo, Caritas Italiana ha siglato nello scorso dicembre con l'INPS e l'Anci un accordo nazionale propedeutico alla definizione di protocolli locali, impegnandosi a promuovere e favorire questa cooperazione attraverso un’azione di sensibilizzazione e informazione rivolta alle Caritas diocesane. I comuni e le Caritas interessate potranno siglare accordi territoriali con le strutture Inps provinciali e con gli altri soggetti territoriali (associazioni, enti di terzo settore, distretti socio-sanitari ecc.) coinvolti nell'accompagnamento e nella presa in carico delle persone in povertà e dei senza dimora. È utile e vantaggioso per le persone che vivono situazioni di disagio economico e sociale poter usufruire di questa opportunità sia nelle aree metropolitane che nei centri più piccoli e nelle aree interne dove la distanza dai principali centri di erogazione dei servizi (gli uffici Inps, per esempio, che sono concentrati nelle città capoluogo di provincia) può sfavorire ulteriormente i più disagiati tagliandoli fuori da preziose opportunità di accesso a prestazioni pubbliche.
 
Le Caritas interessate a collaborare alla realizzazione di questo progetto nei loro territori possono procedere nel seguente modo:
1) verificare se sul proprio territorio sia già stato siglato un protocollo tra il Comune e l'INPS provinciale - ed eventuali altri partner - sul progetto 'Inps per tutti'. In caso affermativo chiedere come aderire attraverso una estensione del protocollo che coinvolga anche la Caritas diocesana (il progetto non prevede da parte della Caritas un esborso economico, ma solo la disponibilità a ospitare presso alcune sedi di servizi attivi sul territorio le postazioni Inps).
2) Nel caso in cui sia stato accertato che non è stato ancora siglato un protocollo locale, si può procedere contattando l'INPS provinciale e chiedendo di incontrare il referente incaricato del progetto 'Inps per tutti', manifestando il proprio interesse e la propria volontà a collaborare alla realizzazione locale del progetto e facendo riferimento alla esistenza di un accordo quadro nazionale siglato da Inps, Caritas Italiana e Anci lo scorso l'11 dicembre 2019.
3) Contattare contestualmente il sindaco per informarlo dell'interesse e volontà da parte della Caritas diocesana a realizzare il progetto nel territorio.
4) Sondare l'interesse e la disponibilità di altri soggetti del Terzo settore e dell'associazionismo che svolgano attività di supporto a persone in difficoltà economica, sociale, psicologica, lavorativa e abitativa a entrare a fare parte della compagine progettuale.
5) Procedere alla stesura del protocollo anche a partire da alcuni format già esistenti (che potremo fornire a chi è interessato).
 
Per poter favorire la circolazione di materiali e di una comunità di pratiche sul tema, una volta siglato il protocollo vi chiediamo di inviarcelo in modo che si possa popolare un archivio da mettere a disposizione delle Caritas interessate. Vi chiediamo inoltre di informarci sullo stato di avanzamento del progetto con particolare riguardo per l'impatto sui beneficiari dei servizi delle Caritas. Questo ci permetterà di monitorare il progetto e apportare i correttivi necessari. Non esitate a contattarci per qualunque eventuale ulteriore necessità: caritasrdc@caritas.it.