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Giovedì 18 Giugno 2020
MIND (Migration Interconnectedness Development) è un progetto triennale finanziato dalla Commissione Europea attraverso fondi DEVCO (Direzione generale della Cooperazione internazionale e dello sviluppo), volto a sensibilizzare la società civile e le istituzioni nazionali ed europee sul complesso legame esistente tra migrazione e sviluppo.
Caritas Italiana, insieme a Caritas Austria (ente capofila), Caritas Europa ed altre 9 Caritas nazionali (Germania/Baviera Belgio, Bulgaria, Olanda, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Portogallo e Svezia), si sono impegnate a lavorare per tre anni su temi strategici quali le cause profonde delle migrazioni e i processi di integrazione e sviluppo nelle società. In questo senso non meno importante è stato il lavoro volto ad ampliare gli spazi d'incontro tra le persone, finalizzati alla comprensione del complesso legame tra migrazione e sviluppo sostenibile, nell’ottica di elaborare risposte attente e rispettose della dignità umana.
Un impegno partito nell'ottobre 2017 e giunto ora al suo terzo ed ultimo anno, sviluppatosi a livello europeo, nazionale e locale, che ha visto il coinvolgimento anche di 5 Caritas diocesane italiane (Benevento, Biella, Bolzano, Milano e Verona). Esso si articola in attività di advocacy e di campaining volte a:
1) favorire e sviluppare una migliore comprensione circa la relazione tra lo sviluppo universale sostenibile e le migrazioni, tanto nell‘UE quanto nei Paesi di origine dei migranti, e relativamente al contributo dell'Unione Europea nella cooperazione allo sviluppo;
2) sollecitare le istituzioni governative e la società civile ad investire sui migranti e rifugiati quali attori di sviluppo.
In questo terzo anno il tema che viene principalmente approfondito è il contributo dei migranti alla società tanto di partenza quanto di arrivo. Argomento divenuto di stringente attualità durante l'emergenza sanitaria COVID 19, che ha fatto emergere quanto gli stranieri siano una parte integrante del nostro sistema sociale e produttivo e quanto - ad esempio - le loro rimesse costituiscano una risorsa economica importante per le loro società d'origine. A partire da queste considerazioni, è stato lanciato un
Appello all'Europa per il riconoscimento dei diritti dei migranti (26/06/2020)
Per approfondimenti:
- Rapporto di ricerca COMMON HOME, un lavoro di riflessione e di advocacy realizzato nel 2019 per ripensare il fenomeno della mobilità in termini concreti e propositivi; per mitigare il clima di diffidenza, proporre soluzioni che coinvolgano i migranti nella vita sociale, politica e culturale del paese di destinazione, e sottolineare, infine, il ruolo necessario che i migranti giocano nell’economia e nella cultura dei paesi di origine come di quelli di transito e destinazione.
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