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L’impegno Caritas nel Sahel e nel paese   versione testuale
15 settembre 2020
A fronte di una coesione sociale compromessa e di un’acuta crisi umanitaria, il solo intervento militare non sembra efficace: occorre un approccio multilivello e di lunga durata, che aggredisca il fenomeno alla radice. Lo sanno bene le chiese locali che, attraverso Caritas Internationalis, sono da oltre 15 anni attive in Burkina Faso, e negli altri paesi dell’area, all’interno della rete Gtcis – Gruppo del Sahel, che coordina gli interventi delle Caritas della regione e i loro partner: scopo dichiarato, incrementare la resilienza delle comunità della regione, affetta da cambiamenti climatici, crisi migratoria, insicurezza alimentare e confitto.
La coesione sociale è stato il tema centrale della 14ª riunione del gruppo, tenutosi a Bissau nel gennaio 2020, dove la 16 Caritas partecipanti hanno convenuto sull’urgenza di inserire pace e coesione sociale come asse prioritario in ogni intervento nella regione.
Gli sforzi non sono mancati e l’impegno è costante, ma il detto africano «ovunque l’acqua continui a scorrere, là non potrai accendere una fiamma» aiuta a capire quanto sia difficile per le organizzazioni della società civile intervenire a livello sociale nel pieno della crisi: in molte zone, comprese alcune in Burkina Faso, si tratta semplicemente di sfuggire ai massacri, difficile parlare di sviluppo.
Tuttavia, da anni in prima linea non manca Caritas Burkina / Ocades: parte integrante del suo piano strategico nazionale è il sostegno alla coesione sociale, mentre obiettivo prioritario è creare, a livello comunitario, spazi di dialogo con tutti i soggetti istituzionali e sociali (autorità pubbliche, attori privati, società civile, autorità religiose), per definire strumenti e indicatori condivisi di allerta precoce, con un lavoro di prossimità basato sulla fiducia.
L’urgenza si concentra oggi sul sostegno a migranti e sfollati interni, le migliaia di persone in fuga dalle violenze: sono state oltre 3 mila le famiglie sostenute nel 2019 nelle diocesi di Ouahigouya, Dori, Fada N’gourma, Kaya, Nouna et Ouahigouya. Le altre iniziative di medio e lungo periodo si orientano al rafforzamento della resilienza, con il supporto all’imprenditoria femminile e giovanile in tutte le 15 diocesi del paese, e soprattutto alla formazione e alla sensibilizzazione continua alla pace, alla democrazia e alla tolleranza integrata sistematicamente in ogni progetto e intervento.