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Sabato 30 Novembre 2019
Giornata mondiale contro l'AIDS: le comunità fanno la differenza 
In occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS del 1 dicembre, Caritas Italiana e l’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI vogliono elevare l’attenzione e ricordare che l'HIV non è scomparso. Il tema scelto dalle Nazioni Unite quest'anno, "Le comunità fanno la differenza", ci offre l'opportunità di riconoscere il ruolo essenziale che le comunità svolgono nella società a livello internazionale, nazionale e locale per sensibilizzare sull'HIV e continuare nel lavoro di advocacy per diagnosi, assistenza e trattamento dell'HIV ma, soprattutto, dell’importanza del ruolo di ognuno nell’essere vicini alle persone. Le comunità sociali sono fondamentali nella risposta all'HIV e all'AIDS e le comunità dei credenti sono una componente vitale ed essenziale di questa risposta.
Alcune Caritas diocesane celebrano anniversari importanti nell’attenzione e accoglienza delle persone con HIV e AIDS. Pensiamo ai 31 anni di Villa Glori a Roma, ai 30 anni del Centro Gabrieli a Milano, di Casa Vittoria a Firenze, ai 20 de Il Samaritano a Pescara. Ma non bastano segni profetici o “opere segno”: è necessario, oggi più di ieri, il coinvolgimento di ogni comunità. Vogliamo quindi ringraziare e pregare per quelle comunità che fanno la differenza sostenendo, amando, prendendosi cura e accompagnando le persone che vivono con l'HIV e l'AIDS e le loro famiglie. Quelle comunità ecclesiali, quelle Caritas, quelle associazioni e cooperative che sono impegnate nella prevenzione con giovani e meno giovani, con le popolazioni chiave e i gruppi vulnerabili, combattendo lo stigma e la discriminazione contro le nostre sorelle e i nostri fratelli che sono a rischio di infezione da HIV o vivono con l'HIV e divulgando informazioni sul virus adeguate all’età.
Al momento non si può guarire dall’infezione da HIV, ma le persone con HIV che assumono correttamente le terapie non solo possono vivere una vita lunga e sana, ma non corrono il rischio di trasmettere l'HIV ad altri.
In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS 2019 esortiamo tutte le comunità ad avviare o rafforzare il lavoro di sensibilizzazione per diffondere consapevolezza e informazioni accurate sull'HIV. Le incoraggiamo inoltre a continuare a sostenere, accompagnare e rendere membra vive delle comunità le persone che vivono con l'HIV e l'AIDS, le loro famiglie e chi sta loro vicino nelle case alloggio e nei centri di accoglienza. Il nostro impegno può fare davvero la differenza: essere comunità che mette le persone al centro e non lascia indietro nessuno.
Alcune Caritas diocesane celebrano anniversari importanti nell’attenzione e accoglienza delle persone con HIV e AIDS. Pensiamo ai 31 anni di Villa Glori a Roma, ai 30 anni del Centro Gabrieli a Milano, di Casa Vittoria a Firenze, ai 20 de Il Samaritano a Pescara. Ma non bastano segni profetici o “opere segno”: è necessario, oggi più di ieri, il coinvolgimento di ogni comunità. Vogliamo quindi ringraziare e pregare per quelle comunità che fanno la differenza sostenendo, amando, prendendosi cura e accompagnando le persone che vivono con l'HIV e l'AIDS e le loro famiglie. Quelle comunità ecclesiali, quelle Caritas, quelle associazioni e cooperative che sono impegnate nella prevenzione con giovani e meno giovani, con le popolazioni chiave e i gruppi vulnerabili, combattendo lo stigma e la discriminazione contro le nostre sorelle e i nostri fratelli che sono a rischio di infezione da HIV o vivono con l'HIV e divulgando informazioni sul virus adeguate all’età.
Al momento non si può guarire dall’infezione da HIV, ma le persone con HIV che assumono correttamente le terapie non solo possono vivere una vita lunga e sana, ma non corrono il rischio di trasmettere l'HIV ad altri.
In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS 2019 esortiamo tutte le comunità ad avviare o rafforzare il lavoro di sensibilizzazione per diffondere consapevolezza e informazioni accurate sull'HIV. Le incoraggiamo inoltre a continuare a sostenere, accompagnare e rendere membra vive delle comunità le persone che vivono con l'HIV e l'AIDS, le loro famiglie e chi sta loro vicino nelle case alloggio e nei centri di accoglienza. Il nostro impegno può fare davvero la differenza: essere comunità che mette le persone al centro e non lascia indietro nessuno.