Di recente Caritas Libano ha predisposto due interventi di urgenza, coordinati fra loro, per dare risposta alle emergenze che stanno minando la stabilità sociale della Terra dei cedri: il primo riguarda le conseguenze dell’esplosione dello scorso agosto, il secondo è indirizzato a sostenere sia le fasce più vulnerabili della popolazione vittima della preesistente crisi socio-economica, sia i rifugiati, in particolare i siriani.

Il piano di azione in risposta all’esplosione comprende assistenza umanitaria di base (distribuzione di kit di generi alimentari, beni di prima necessità, pannelli solari per le abitazioni rimaste senza allacciamento alla rete elettrica) e assistenza medica a circa 13 mila persone; sostegno all’e-learning scolastico e riabilitazione di 150 abitazioni e 40 attività commerciali.

Il piano di risposta alla crisi socio-economica e ai rifugiati si esprime invece nel sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione, con aiuti d’urgenza, sussidi economici (per l’acquisto di cibo, il pagamento dell’affitto, l’acquisto di generi di prima necessità), supporto agli studenti e alle loro famiglie, acquisto e distribuzione di medicine, pagamento delle spese di ospedalizzazione, sostegno ad attività lavorative.

Caritas Italiana collabora da anni con Caritas Libano, per la realizzazione di programmi di aiuto umanitario e di educazione alla pace e alla convivenza civile, rivolti a giovani siriani e libanesi. Fin dai primi momenti successivi all’esplosione di agosto, Caritas Italiana ha espresso solidarietà e vicinanza alla Caritas libanese, grazie anche all’invio immediato di un primo finanziamento per supportare gli interventi in corso. Inoltre, grazie a uno stanziamento di 1 milione di euro della Conferenza episcopale italiana con fondi dell'otto per mille, Caritas Italiana sostiene entrambi i piani di intervento di Caritas Libano, in risposta alle conseguenze dell’esplosione e della crisi socio-economica e dei rifugiati.