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Conflitti dimenticati   versione testuale
Negli anni '90 si sono registrate nel mondo 57 guerre in 45 paesi. Il Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) ha censito 17 major armed conflicts nel 2005.

Non tutte queste guerre ricevono la stessa attenzione da parte dei mass media e, di conseguenza, dell'opinione pubblica. Il risultato è l'esistenza di guerre di "serie A" e guerre di "serie B". Tutto ciò provoca una pericolosa distorsione nella consapevolezza e nella visione della realtà, da parte dell'opinione pubblica perché, di fatto, "ciò che non si vede… non esiste". Effetto non secondario di un'informazione distorta e disattenta è il rischio di un vuoto nella coscienza dell'opinione pubblica, con la conseguente mancanza di responsabilizzazione.

La Caritas Italiana opera da anni, direttamente o a sostegno di chiese locali, nelle situazioni coinvolte e sconvolte dalle guerre. La costante attenzione della Caritas alle cause strutturali che portano allo scoppio di un conflitto armato va di pari passo con un'azione capillare di sensibilizzazione e informazione verso l'opinione pubblica.

Nasce di qui l'interesse per i "conflitti dimenticati", che si è finora concretizzato in alcune iniziative:
  • La ricerca "I Conflitti dimenticati" (Feltrinelli, 2003) curata dalla Caritas Italiana in collaborazione con le riviste "Famiglia Cristiana" e "Il Regno". Come vengono considerati i conflitti dall'opinione pubblica italiana? È possibile quantificare il grado di attenzione e oblìo da parte dei principali attori sociali? La ricerca tenta di rispondere a queste domande. Offre inoltre strumenti di sensibilizzazione e promozione culturale, e di approfondimento sul tema della distorsione del sistema informativo.
  •  La continuazione della ricerca sui conflitti dimenticati, dal titolo "Guerre alla finestra. Conflitti dimenticati, guerre infinite, terrorismo internazionale" (Il Mulino, 2005), sempre in collaborazione con "Famiglia Cristiana" e "Il Regno". Questa edizione si concentra sulla dimensione della temporalità dei conflitti, evidenziando la natura sostanzialmente "permanente" di buona parte di essi. Il tutto per comprendere sempre meglio quali sfide attendono i cristiani e quale ruolo la Chiesa può giocare per prevenire e gestire i conflitti. "Guerre alla finestra" è stato anche uno dei temi di un'edizione del Premio Spot School Award, rivolto agli studenti di corsi di comunicazione e pubblicità (la photogallery con i finalisti).
  • A questi due rapporti si unisce un ulteriore lavoro di analisi dal titolo "Nell'occhio del ciclone" (Il Mulino, 2009), che cerca di approfondire come conflittualità armata organizzata e degrado ambientale, tra povertà e cambiamenti climatici, siano sempre più interconnesse. Si giunge a parlare ormai di giustizia ambientale, per collegare direttamente il tema delle responsabilità a quello dei  mutamenti ecologici.  Dal nuovo testo, caratterizzato da un ricco corredo di grafici e tabelle, sono state ricavate anche nove schede sintetiche per la formazione e l'animazione a livello locale.
  • Nel 2012 continua il lavoro di approfondimento che arriva a realizzare il 4° "Rapporto di ricerca su finanza e povertà, ambiente e conflitti dimenticati", edito da Il Mulino e disponibile a partire dal novembre di quest'anno. Alcuni dati sono anticipati nel luglio 2012 su "Famiglia Cristiana", che pubblica i risultati del sondaggio della Swg di Trieste, realizzato per Caritas Italiana, Il Regno e appunto Famiglia Cristiana.

Dal 1° gennaio 2008 è inoltre attivo il sito  promosso da Pax Christi e Caritas Italiana, www.conflittidimenticati.it che, oltre alle informazioni dettagliate sui vari conflitti in corso, intende offrire strumenti per l'animazione pastorale delle comunità.  

 

Le ricerche sui conflitti dimenticati:

Il sito www.conflittidimenticati.it

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