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Giornata Mondiale per la salute mentale 2008   versione testuale


 
Fare della salute mentale una priorità nel mondo, migliorare i servizi attraverso la sensibilizzazione e l’azione collettiva
L’impegno della Caritas in Italia
 
Caritas Italiana continua anche in Italia ad essere impegnata sui temi della salute mentale in un contesto in cui riaffiorano richieste di modifiche legislative, di aumento dei centri in cui praticare gli elettroshock, in cui le carenze di personale diventano sempre più croniche e devastanti essendo, in ambito di malattia mentale l’operatore il primo strumento di cura. Sono sempre più numerose le Caritas diocesane impegnate in attività di sensibilizzazione e di vicinanza a quanti soffrono a causa di una malattia mentale e alle famiglie spesso lasciate sole.
 
Sempre più le Caritas attivano sportelli di orientamento e svolgono attività di advocacy, illustrando a quanti si rivolgono ai Centri di ascolto territoriali quali sono i servizi preposti alla cura e quali sono i diritti garantiti. Servizio indispensabile in un contesto in cui come emerge da recenti ricerche  in Italia esiste un problema di sottoutilizzo dei servizi sanitari ed in particolare dei servizi per la salute mentale da parte di coloro che soffrono di disturbi mentali comuni. Tra coloro che hanno fatto ricorso al Servizio Sanitario il 38% ha consultato soltanto il medico di medicina generale; il 21% per cento ha consultato soltanto uno psichiatra; il 6% soltanto uno psicologo ed il 28 per cento ha consultato sia un medico di medicina generale che un professionista della salute mentale. Indispensabile anche il lavoro di accompagnamento ai servizi stessi ed una vigilanza affinché l’attenzione alla persona sia garantita. Il 41% delle persone affette da un disturbo mentale comune che hanno contattato un servizio sanitario ha ricevuto un trattamento esclusivamente farmacologico in monoterapia o in combinazione, il 15% ha ricevuto un trattamento esclusivamente psicoterapico, il 29% un trattamento combinato (farmacoterapia e psicoterapia) e ben il 14% non ha ricevuto alcun trattamento (dati dello studio ESEMeD).

Un impegno particolare di Caritas Italiana è quello rivolto alla realtà degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), resta infatti ancora disatteso il passaggio della gestione della sanità nelle carceri, così come il superamento degli OPG,  dal Ministero della Giustizia al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Caritas Italiana  da anni è impegnata per la restituzione della dignità agli internati facilitando il rientro nei territori di appartenenza dopo aver messo in rete i servizi e attivato la presa in carico della persona. Alcuni di questi progetti usufruiscono anche di un contributo proveniente dai Fondi 8x1000 CEI.

Un’attenzione specifica di Caritas Italiana è rivolta al tema della prevenzione in particolare nei confronti degli adolescenti. Anche in quest’ambito alcune Caritas sono impegnate in azioni di informazione e animazione nelle scuole o nei luoghi propri dei ragazzi. Caritas Italiana, nella sua funzione di coordinamento sta avviando una messa in rete di queste esperienze affinché la salute mentale sia davvero messa al centro dell’attenzione per le istituzioni e per i cittadini.
 
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