Dal 1948 al 1959   versione testuale
1948
Pietro Pinna inizia il servizio militare a Lecce ed il giorno del giuramento si dichiara obiettore di coscienza (guarda in video la sua testimonianza), iniziando un iter giudiziario che durerà fino al 1950: è il primo caso di obiezione di coscienza che suscita l’attenzione dell’opinione pubblica italiana.

 
1949
Prima proposta di legge per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza per iniziativa dei parlamentari Calosso - socialista e Giordani - cattolico.
 

1950
Si verificano diversi casi di obiezione di coscienza: Elevoine Santi esponente del SCI - Servizio civile internazionale - viene arrestato;  Pietro Ferrua, anarchico viene processato per essersi rifiutato di indossare la divisa;  Mario Barbani si rifiuta di imbracciare il fucile.
A Roma si tiene il primo convegno sull’obiezione di coscienza con un intervento di Aldo Capitini, fondatore del Movimento Nonviolento italiano.

1951
Altre condanne per gli obiettori: in particolare si segnalano i casi di due testimoni di Geova, Luigi Valente e Sergio Versari.

 
1952
Giuliano Pontara lascia l’Italia per la Svezia, per evitare il servizio militare: diventerà uno dei maggiori esponenti della ricerca per la pace.

1955
Esce, anonimo, il libro “Tu non uccidere” di don Primo Mazzolari.

1956
Condanna per un obiettore evangelico, Antonio Baldo ed un obiettore pentecostale, Giuseppe Aronne.
Si tiene a Roma un congresso per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza promossa dalla Lega per la difesa dei diritti dell’uomo; interventi di Aldo Capitini e Arturo C. Jemolo.

1957
L’on. Lelio Basso ed altri deputati socialisti presentano una proposta di legge per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza.
 
1958 - 1959
Continuano le condanne a carico di obiettori di coscienza testimoni di Geova: Ennio Alfarano, Giuseppe Timoncini, Florio Franceschetti, Nello di Stefano e Rocco D’Angelo.