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Bangladesh   versione testuale
Caritas Italiana collabora attivamente con Caritas Bangladesh dai primi anni Novanta e questi quasi trent’anni di collaborazione hanno generato diversi interventi di emergenza e sviluppo a favore delle numerosissime vittime dei disastri naturali che affliggono ogni anno il Bangladesh e delle fasce più emarginate della società.
Sono stati costruiti rifugi anticiclone, riparate abitazioni, fornito cibo e kit igienici, assicurate possibilità di lavoro, creati meccanismi di prevenzione comunitaria degli effetti dei disastri naturali, stimolati processi di pace intracomunitaria e assicurata istruzione per migliaia di persone.
Al momento Caritas Italiana, in diretta collaborazione con Caritas Bangladesh e i suoi centri regionali è impegnata nei settori di:
  • povertà urbana, con un programma che nelle baraccopoli della città di Khulna, tenta di ridare dignità alle persone fornendo loro assistenza sanitaria qualificata, creando piccole opportunità di impiego e stimolando la solidarietà comunitaria, particolarmente a favore dei più emarginati anche negli slum stessi;
  • pace e riconciliazione: continuano le attività promosse da Caritas Bangladesh volte alla formazione di comitati civili di pace per la soluzione dei conflitti intracomunitari e il dialogo anche con le istituzioni civili e penali locali;
  • emergenza: risposta ai bisogni emergenti all’indomani dei disastri naturali in coordinamento con la rete di Caritas Internationalis.
In Bangladesh sono attive micro-realizzazioni di sviluppo.
  
Il Paese
Il Bangladesh è ubicato in posizione centrale in fondo al golfo del Bengala, e ospita all’interno dei propri confini il vasto delta dei fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna. La maggior parte del territorio è costituito dalle pianure alluvionali dei due fiumi, rendendo il paese sia fertile che vulnerabile. Il Bangladesh è uno dei paesi asiatici maggiormente esposto agli effetti dei cambiamenti climatici come l’innalzamento del livello del mare, a causa della scarsa elevazione della maggior parte del proprio territorio.
 
Etnicamente quasi omogeneo, vi vivono 170 milioni di persone, il cui 98% appartiene all’etnia Bengali. Dhaka, la capitale, è una delle capitali asiatiche che negli ultimi decenni ha visto una crescita veloce e senza pianificazione, conta oggi più di 11 milioni di abitanti.
 
Il Bangladesh è stato territorio di vari imperi che hanno dominato l’area, tra cui l’impero Moghul, che nel XVI secolo fece di Dacca un importante centro regionale. L’arrivo degli europei risale a quell’epoca: gli inglesi ne acquisirono il controllo alla fine del 1700. Il Bangladesh rimase sotto l’autorità di un viceré britannico fino all’indipendenza dell’India nel 1947. In quell’anno anche il Bengala venne diviso in due parti, quella a maggioranza induista fu unificata all’India, quella a maggioranza musulmana fu unita al Pakistan, sebbene i due territori fossero divisi da 1600 km di territorio indiano. I primi attriti tra le due province dello stato si crearono negli anni ’50, e dopo una sanguinosa guerra in cui intervenne anche l’India, i due stati si separarono nel 1971. Da allora il paese è stato governato da varie giunte militari fino al 1990, quando il Bangladesh è divenuto una democrazia parlamentare.
 

Per ulteriori informazioni
Ufficio Asia e Oceania (Area Internazionale), asiaoceania@caritas.it 
 
Come contribuire
Chi vuole sostenere gli interventi di Caritas Italiana (causale: "Bangladesh")
può versare il proprio contributo tramite.