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Venerdì 7 Marzo 2014
07/03/2014 - Quaresima: lettera della Commissione episcopale carità e salute   versione testuale
"La crisi è un invito per noi credenti a rivedere stili di vita e di condotta, un’occasione per valutare le nostre stesse strutture e progredire verso una migliore risposta al mandato di Cristo. Condividiamo con voi alcune riflessioni e offriamo qualche suggerimento sui due settori che ci sono stati affidati, in modo che si possa operare più incisivamente con i Direttori dei rispettivi Uffici Diocesani".
 
Così scrivono, in una lettera ai loro Confratelli Vescovi in occasione della Quaresima, i Vescovi della Commissione episcopale CEI per il servizio della carità e la salute: il presidente, S.E. Mons. Giuseppe Merisi, il segretario, S.E. Mons. Francesco Ravinale e tutti gli altri membri, S.E. Mons.Luigi Bressan, S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora, S.E. Mons. Armando Dini, S.E. Mons. Riccardo Fontana, S.E. Mons. Corrado Pizziolo, S.E. Mons. Douglas Regattieri.
 
Sulla carità, ricordando quanto scrive Papa Francesco nel Messaggio di Quaresima: “Ad imitazione del nostro Maestro noi cristiani siamo chiamati a guardare le miserie dei fratelli, a toccarle, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle”, i Vescovi formulano l’invito a guardare allo stile di Cristo, quasi cartina di tornasole dell’autenticità delle nostre comunità (parrocchiali, vicariali e diocesane) come di ogni cammino formativo alla fede.
 
Sulla salute sottolineano da un lato l'impegno a sollecitare le istanze governative a provvedere al bene integrale di quanti abitano un
territorio, e dall'altro la disponibilità  a venire incontro a ogni deficienza per amore ai fratelli e alle sorelle, stare al loro fianco nella prova a causa della fragilità, sia per un male psichico o fisico, sia per smarrimento o per malattia o affievolimento delle condizioni di salute, anche davanti alla drammatica prospettiva di un male inguaribile.
 
"Per tutti - concludono i membri della Commissione episcopale - la carità rimane farmaco contro l’acquiescenza e l’apatia dell’indifferenza, l’antidoto rispetto alla sterilità di una vita chiusa nell’angusto perimetro di chi presume di non aver bisogno dell’altro e che non debba dare nulla agli altri. Il cammino che il Papa ci propone spinge ad affrontare con serietà e impegno anche rinunce concrete. Con questo sguardo intendiamo entrare insieme in questo tempo di Quaresima, per testimoniare a tutti, come scrive Papa Francesco, il messaggio evangelico, che si riassume nell’annuncio dell’amore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona.