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Sabato 3 Maggio 2014
03/05/2014 - Alluvione nelle Marche, la Caritas si attiva   versione testuale
 
 
Alluvione Marche
Sabato 3 maggio violente piogge hanno colpito le Marche, provocando gravi disagi e tre vittime a Senigallia. La Delegazione regionale Caritas si è subito attivata collegandosi con Caritas Italiana e con le Caritas sul territorio. «Condividiamo la comune preghiera al Signore per quanti stanno vivendo le difficoltà dovute agli allagamenti e per le due persone che vi hanno perso la vita», ha detto il Delegato regionale, Mario Bettucci.
 
«Accompagnare la popolazione colpita, facendoci prossimi alle Caritas locali e sostenendone gli sforzi, non solo nell’emergenza, ma anche nella prospettiva della ricostruzione». Questo il messaggio che don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, ha voluto ribadire lunedì 5 maggio con la sua visita nelle zone alluvionate delle Marche. Sin dalle prime ore dell’emergenza Caritas Italiana è rimasta in costante collegamento con la Chiesa locale attraverso il coordinamento della Delegazione regionale Caritas, ed ha già espresso vicinanza e solidarietà mettendosi, come di consueto in conformità al suo mandato, a disposizione per un pieno supporto e destinando un primo contributo per gli interventi immediati. (cf. servizio 07/05/2014 RadioVaticana)
 
Una prima concreta risposta solidale all’alluvione che ha colpito le Marche è venuta inoltre dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana che ha disposto lo stanziamento di un milione di euro dai fondi derivanti dall’otto per mille.
 
Anche S. E. Mons. Luigi Conti, Presidente della Conferenza Episcopale delle Marche ha rivolto un messaggio di vicinanza in questi giorni segnati dall'alluvione che ha colpito la Chiesa senigalliese (vai al comunicato CEM).
 
La diocesi di Senigallia  - che è stata  la più colpita - ha indetto una raccolta straordinaria per domenica 11 maggio a sostegno degli alluvionati (vai al comunicato),
La Caritas diocesana di Senigallia, sulla sua pagina Facebook, e sul sito ha costantemente aggiornato sulla situazione dei circa 300 sfollati.
Da subito si è adoperata per l'accoglienza delle persone rimaste senza abitazione: queste sono state accolte presso il seminario vescovile (solo successivamente spostate presso altre strutture alloggiative), dove è anche stata allestita una cucina ed una mensa che per i primi tre giorni di emergenza ha preparato circa 500 pasti al giorno per far fronte alle prime necessità.
Ogni giorno circa 250 sono stati i volontari impegnati nello smistamento degli abiti, dei viveri, dei prodotti di prima necessità e nelle abitazioni da ripulire.
Dal 7/05 l'impegno della Caritas diocesana si è arricchito di un ulteriore servizio: sia per pranzo che per cena i volontari sono impegnati nel preparare pasti caldi da portare sul territorio agli alluvionati, ancora impegnati nella ricostruzione. Parallelamente è stata promossa una raccolta di alimenti e vestiario allestita presso il seminario.
Altre zone che hanno subito disagi sono state quelle nell'area jesina, a Chiaravalle e nel Fermano.

 
 
Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma,
tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Alluvione Marche
Offerte sono possibili anche
online o tramite altri canali, tra cui:
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113