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Giovedì 7 Aprile 2016
Riorganizzazione Istat: preoccupazione per la ricerca sociale   versione testuale
Caritas italiana apprende con viva preoccupazione, per il futuro delle ricerche sociali istituzionali in Italia, la notizia dell’imminente riorganizzazione dei Dipartimenti e delle Direzioni centrali  tecniche dell’ISTAT, l’Istituto di statistica nazionale.
In questi anni l’Istat ha dimostrato grande capacità di innovazione e di sperimentazione sui temi sociali e in particolare della povertà e del disagio: in questo senso basta citare il lavoro sul Benessere equo e sostenibile, all' avanguardia nel mondo, nonchè la Ricerca nazionale sulla condizione delle persone senza dimora in Italia,  un’eccellenza a livello internazionale, svolta in Europa solo dal nostro Paese.
Su vari filoni di ricerca, Caritas italiana ha potuto sperimentare non solo la competenza scientifica del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali, ma una non comune disponibilità, impegno, passione da parte delle due direttrici coinvolte, in particolare la Dr.ssa Linda Laura Sabbadini e la Dr.ssa Cristina Freguja, attualmente ambedue estromesse dai vertici dell'Istituto. La ricerca sulle persone senza fissa dimora è un esempio non solo di innovazione metodologica sul piano scientifico, ma anche sul piano della sua realizzazione in una forma sussidiaria  e dimostra che è possibile contenere i costi  continuando a misurare fenomeni di frontiera difficili da rilevare.
Il settore sociale ne esce oggettivamente molto indebolito, con la dispersione e la mancata valorizzazione di un patrimonio professionale di competenze e dedizione,  capace di intercettare  i nuovi fenomeni emergenti  e di misurarli,  e conseguentemente con il preoccupante rischio di veder peggiorare la qualità dei dati sociali rilevati.