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Venerdì 11 Gennaio 2019
Haiti, Dossier sul turismo responsabile per lo sviluppo delle comunità locali   versione testuale

ll 12 gennaio 2010 un violentissimo terremoto colpiva Haiti, provocando la morte di almeno 220 mila persone, oltre 300 mila feriti e un milione e mezzo di senza tetto. Caritas Italiana sin dai primi giorni successivi al sisma è stata accanto alla popolazione terremotata e alla Chiesa locale insieme alla rete internazionale Caritas, scegliendo di accompagnare la Caritas di Haiti nel medio e lungo termine a sostegno soprattutto delle persone più vulnerabili.

A 9 anni da quel terribile evento, Haiti torna al centro di un "caso studio" nel nuovo Dossier con Dati e Testimonianze (DDT) dal titolo “Paradisi perduti? Viaggiatori responsabili per un turismo che sviluppa le comunità locali" (.pdf), dedicato al tema del turismo sostenibile e responsabile come potenziale in termini di crescita nel rispetto dell’ambiente e delle culture locali.

Caritas Italiana da gennaio 2010 a dicembre 2018, grazie alla raccolta straordinaria promossa dalla Conferenza episcopale italiana, ha finanziato complessivamente 214 progetti di solidarietà, per un importo di oltre 24 milioni di euro. La maggior parte dei progetti sono stati realizzati nelle zone più colpite dal sisma, ma complessivamente si è intervenuti in tutte e 10 le Diocesi, anche in risposta alle successive emergenze, come l’epidemia di colera, l’uragano Matthew del 2016, l’ulteriore sisma di ottobre 2018.

Durante la prima missione a Cap-Haitien in collaborazione con la Caritas locale sono stati identificati i diversi stakeholder a cui è stato sottoposto un questionario di analisi sulla situazione economica e le principali fonti di reddito dell’area, sulla situazione sociale, sul contesto del turismo (problemi, carenze e opportunità) e sulle caratteristiche del turismo responsabile.

Partendo dai dati emersi sono state ipotizzate proposte e piste di lavoro per favorire un turismo responsabile e sostenibile verificandone l’effettiva fattibilità e mettendo in guardia dai rischi. In effetti il settore turistico nel 2017 ha contribuito per il 10,4% al PIL mondiale, creando posti di lavoro per 313 milioni di persone. Molti dei Paesi considerati in via di sviluppo si stanno aprendo al turismo con notevoli risultati economici, come ad es. il Rwanda, dove negli ultimi sette anni il settore è cresciuto a un ritmo annuo del 12%.

Ma se il turismo non è il risultato di un approccio sostenibile può accentuare le disuguaglianze, favorire la concentrazione del capitale in poche mani, incoraggiare fenomeni di land grabbing e lo spopolamento delle zone rurali, sostenere l’utilizzo di manodopera sottopagata, creare gravi danni all’ambiente e alle culture locali. Un turismo responsabile e sostenibile invece, tenendo conto della prosperità economica, della qualità ambientale e della giustizia sociale, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 sottoscritta nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU. 

Questo Dossier si aggiunge ai 42 già pubblicati da Caritas Italiana a partire dal 2015, tutti disponibili on-line, ed in particolare agli altri 5 già dedicati ad Haiti:
- Una scuola per tutti (2018)
- Ripartire dalla terra (2017)
- Rimpatri forzati (2016)
- Concentrato di povertà (2016)
- Se questo è un detenuto (2015)