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Venerdì 13 Marzo 2020
Africa australe: a un anno dal ciclone Idai le popolazioni colpite provano a rialzarsi   versione testuale

 Un anno fa una vasta area tra Mozambico, Zimbabwe e Malawi veniva devastata dal ciclone Idai, tra i più intensi degli ultimi 20 anni in tutto l'emisfero meridionale, seguito da vaste alluvioni e da un secondo ciclone dopo neanche un mese nel nord del Mozambico. Una catastrofe che ancora una volta ha mostrato al mondo la profonda ingiustizia insita nei cambiamenti climatici di cui le prime vittime sono le popolazioni più povere e vulnerabili: più 2,5 milioni di persone colpite, oltre 1000 le vittime, 2000 feriti, 600.000 sfollati, 270.000 abitazioni distrutte, centinaia di migliaia di ettari di coltivazioni perdute, infrastrutture, scuole e ospedali gravemente danneggiati. A un anno dalla catastrofe sono centinai di migliaia  le persone raggiunte direttamente dagli interventi della rete Caritas nei tre paesi colpiti e da altri organismi con cui Caritas Italiana ha attivato una collaborazione.
 
Da Caritas Italiana 1,2 milioni euro (di cui 1 milione proveniente dall'8xmille alla Chiesa Cattolica e il resto da donazioni)  a sostegno di molteplici programmi in diversi ambiti nei tre paesi (vedi rapporto allegato):
- aiuto d'urgenza a oltre 15.000 famiglie con distribuzione di cibo, beni di prima necessità, ripari di urgenza, materiale igienico-sanitario
- sostegno alla sanità  in collaborazione con CUAMM -Medici con l'Africa, attraverso la fornitura di equipaggiamento e materiale medico perduto a causa del ciclone all'ospedale centrale di Beira e ripristino di centri sanitari periferici danneggiati
- protezione di persone vulnerabili, donne e bambini in collaborazione con Fondazione AVSI con la creazione di spazi protetti per bambini nei  campi di sfollati
- aiuti per il ripristino di attività produttive con la fornitura di sementi, attrezzi e accompagnamento tecnico a oltre 5.000 famiglie 
- riabilitazione di fonti di approvvigionamento d''acqua per oltre 6.000 famiglie con la realizzazione di 20 pozzi e numerosi punti di approvvigionamento  
- realizzazione di servizi igienici per oltre 200 famiglie e in 20 scuole danneggiate
- ripristino di 5 plessi scolastici gravemente danneggiati dal ciclone per oltre 6.000 studenti
- ricostruzione di almeno 50 abitazioni ad altrettante famiglie secondo criteri costruttivi resilienti e sicuri
 
I programmi di ricostruzione e ripristino di attività produttive sono tutto'ora in corso e termineranno entro giugno 2020. Caritas Italiana ringrazia quanti hanno voluto sostenere questi interventi anche solo con una piccola offerta e grazie a loro intende proseguire la vicinanza alle chiese e alle popolazioni colpite dal ciclone per tutto il 2020 e, se sarà possibile, anche oltre  appoggiando i piani di riabilitazione, sviluppo, ricostruzione dei legami comunitari, inclusione e promozione delle fasce più vulnerabili  sviluppati dalle Caritas locali. Piani che dovranno tener conto delle ulteriori crisi che questi paesi stanno vivendo, in particolare il Mozambico e lo Zimbabwe dove una severa crisi alimentare è in corso in molte zone del paese a causa di siccità, conflitti (nel nord del Mozambico) e crisi finanziaria (in Zimbabwe). 
 
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Alluvioni Africa australe”) tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119