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Lunedì 11 Maggio 2020
Caritas Andria   versione testuale
Covid-19 Flash Report
    
Nel periodo di emergenza Covid-19 (8 marzo, giorno di inizio del lockdown, 8 maggio), la Caritas della diocesi di Andria si è mobilitata adattando i suoi servizi alle necessità che man mano si sono manifestate col trascorrere della quarantena. Sin dall’8 marzo la Caritas diocesana ha garantito l’apertura della sede tutti i giorni, compresa la domenica e i festivi. Questo ha comportato l’aumento dei volontari accreditati e assicurati presso la Caritas diocesana (75 volontari più cinque ragazzi in servizio civile). Presso i Centri parrocchiali e interparrocchiali i volontari sono stati 73. 

Durante l’emergenza, presso la sede della Caritas diocesana si è offerto il servizio di compilazione e presentazione presso il Comune di Andria di 295 domande per la richiesta di bonus alimentari.
  
Le persone, in rappresentanza dei propri nuclei familiari, che sono state accolte, ascoltate e orientate presso la sede della Caritas diocesana sono state 147; nei 16 Centri parrocchiali e interparrocchiali, invece, sono stati 791 gli accessi (erano 567 prima dell'emergenza). Tra i bisogni prevalentemente manifestati ci sono al 50% l’assenza (o blocco) di lavoro e occupazione, l’insufficienza del reddito (19,1%) per cui la necessità di accedere a beni di prima necessità e il bisogno di curarsi per patologie pregresse (17,6%). Presso i Centri coordinati, invece, i bisogni rilevati sono economici (33,7%), lavorativi (31,1%) e familiari (11,8%).

Sono 500 gli interventi fatti direttamente dalla Caritas diocesana (distribuzione pacchi alimenti – 40 quintali di viveri, pacchi prodotti per l’igiene personale e della casa, buoni spesa, prodotti per neonati, farmaci); 2.765, invece, gli interventi effettuati presso i Centri coordinati (400 quintali di alimenti). Sono state, inoltre, distribuite 10.000 mascherine monouso e 1.000 mascherine lavabili.