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Lunedì 12 Aprile 2021
Rimodulare i servizi per garantire una presenza costante: un progetto della diocesi di Pisa   versione testuale
Come emerso dal Rapporto annuale di Caritas Italiana e confermato dalle recenti anticipazioni ISTAT, l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha avuto un grosso impatto sull’economia. I dati sulla povertà, che già hanno seguito una dinamica crescente negli ultimi anni, si sono estesi anche in gruppi sociali tradizionalmente considerati al riparo dal rischio, assumendo caratteri di trasversalità e imprevedibilita. Tra le iniziative sulle quali si e intervenuti fin dalla prima ora, c'e certamente la distribuzione di pasti gratuiti alle persone in grave disagio economico.
 
A livello locale la Caritas diocesana di Pisa ha evidenziato che nel solo periodo 10 Marzo–10 Settembre 2020, il Centro d'Ascolto diocesano ha avuto contatto con un numero di persone che supera quello registrato nell'intero 2019 preso per intero: 1.561 persone. Nel confronto con l'ultimo triennio rileviamo che la fotografia scattata al 10 Settembre è l'esito di una crescita esponenziale che ha visto raddoppiare il numero dei contatti nel primo semestre dell'anno per poi far registrare un +158,7% tra inizio e fine periodo.
Le risposte che sono state messe in campo si sono concretizzate in 4.721 interventi per beni e servizi materiali tra i quali la distribuzione di viveri, anche a domicilio (47,2%), il rilascio di tessere per la Cittadella della Solidarietà (20,2%) e buoni pasto per le Mense (15,7%). I sussidi economici sono stati nel complesso 1.174 e hanno riguardato per il 44,2% la distribuzione di buoni spesa e per il 33,1% il pagamento di bollette e tasse.
Le richieste al Cd'A sono cresciute di settimana, in settimana fino ad arrivare ad un momento in cui i normali canali di distribuzione, rappresentati dal “Servizio Amico” per i pacchi spesa e dalla Cittadella della Solidarietà, non sono più stati in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni. Il crescere delle richieste, la riduzione del numero di volontari e il distanziamento da praticare hanno di fatto richiesto una rimodulazione degli interventi. In questo nuovo assetto organizzativo operatori e volontari si stanno occupano delle attivita di stoccaggio, di confezionamento di pacchi spesa e di distribuzione dei pasti/cestini da asporto che arrivano gia confezionati. La nuova formula che si e andata a delineare prevede attualmente i seguenti passaggi:
-    il Centro d'Ascolto raccoglie i bisogni di utenti singoli e/o dei nuclei familiari;
-    sulla base delle indicazioni raccolte il Centro d'Ascolto informa la Mensa o individua la tipologia di pacco spesa da confezionare e l'hub da incaricare del confezionamento;
-    la Cittadella della Solidarietà, informata del numero di pacchi da confezionare, gestisce l'approvvigionamento degli hub attraverso i propri mezzi e consegna loro i generi alimentari necessari;
-    operatori e volontari confezionano i pacchi spesa e gestiscono la consegna presso gli hub o a domicilio.
In questo modo e stato possibile limitare gli spostamenti ed evitare gli assembramenti presso le mense e i centri di distribuzione; il sistema, così rimodulato, sta garantendo la flessibilità necessaria a soddisfare una più ampia risposta ai bisogni mantenendo le capacita di ascolto e di prossimita alle persone.
I destinatari di questo progetto sono le persone e le famiglie impoverite dalla crisi. Per il primo semestre 2021 si stima di raggiungere circa 1.500 persone.
La rimodulazione dei servizi come descritta sta comportando però la necessità di reperire nuove risorse, in particolare un automezzo per il trasporto e la distribuzione (Fiat Talento), l'acquisto di pasti pronti presso il Servizio Mensa, l'acquisto di generi alimentari per la distribuzione presso la Cittadella della Solidarietà e il confezionamento di pacchi spesa.

Caritas Italiana grazie alle offerte ricevute, con causale "Sostegno alimentare COVID Caritas Pisa", è riuscita a finanziare questo progetto per il quale complessivamente, sono stati necessari 100mila euro.