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nazionale Patto stato-cittadini per garantire
reddito di inclusione AP PHOTO / LUCA BRUNO contributi economici e servizi
L’Allenza nasce con l’intento dichiarato di costruire una proposta che solleciti
governo e parlamento a varare “una misura nazionale a sostegno di chi si tro-
va in condizione di povertà assoluta”. I tratti di tale misura dovranno essere
quelli comuni alle misure assunte da tutti paesi Ue: dovrà trattarsi di “un con-
tributo economico per affrontare le spese primarie, accompagnato da servizi
alla persona (sociali, educativi, per l’impiego)”. Alla base di tale misura c’è
un “patto di cittadinanza tra lo stato e il cittadino in difficoltà: chi è in povertà
assoluta ha diritto al sostegno pubblico e il dovere di impegnarsi a compiere
ogni azione utile a superare tale situazione”.
Per centrare un tale obiettivo, l’Alleanza intende condurre diverse attività,
così indicate nel documento fondativo:
. svolgerà un lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica
. promuoverà un dibattito basato sull’evidenza empirica concernente
gli interventi esistenti e quelli proposti
. si confronterà con le forze politiche e farà pressione affinché compiano
scelte favorevoli alla lotta contro la povertà
. elaborerà una propria dettagliata proposta di riforma.

Lo “spread”
dei poveri Documento in otto punti di punto 3) e ogni annualità successiva
vedrà il numero degli utenti aumentare
Ora, a partire dall’intuizione del Reis e
Povertà italiana contro la povertà. La media dai contenuti del Sia, i soggetti aderen- rispetto alla precedente. Nella stesura
0,1% del Pil nazionale: spesa
ti all’Alleanza sollecitano il governo a
del Piano, il legislatore dovrebbe pren-
da pubblica primaria è 45,6% del Pil, fare del 2014 il primo anno di un orga- dere precisi impegni riguardanti il suo
europea è 0,4%. In Italia, la spesa
punto di arrivo e le tappe intermedie.
nico Piano nazionale contro la pover-
battere mentre quella per la protezione tà. Ecco il documento programmatico L’ultimo anno corrisponderà al primo
presentato alla stampa, e declinato in
della misura a regime, a partire dal qua-
sociale 26,5% del Pil
otto punti, che l’Allenza si ripromette le tutte le famiglie in povertà assoluta
riceveranno la misura (…).
di far evolvere entro tre mesi, cioè en-
0,34% del Pil: sforzo
Alleanza Si tratta di 6,1 miliardi di euro tro febbraio, in una dettagliata e arti- riennale, risulterebbe poco realistico
Senza una simile prospettiva plu-
per colmare la distanza tra spesa
colata proposta di riforma delle politi-
anti-povertà italiana ed europea.
immaginare la costruzione di un si-
che di lotta alla povertà in Italia.
lotta contro l’esclusione sociale.
Punto 1. FAR PARTIRE IL PIANO stema locale di servizi adeguato alla
per le riforme In piazza Duomo, a Milano, NAZIONALE CONTRO LA POVERTÀ Questa costruzione richiede investi-
RICERCA VANA
menti, sviluppo di competenze e
L’Alleanza chiede al governo di avviare
un uomo fruga nel borsello:
povertà, di durata pluriennale. Il Piano
terzo settore e le organizzazioni so-
banconote o spiccioli? nel 2014 un Piano nazionale contro la programmazione: gli enti locali, il
dovrebbe contenere le indicazioni ciali impegnati nel territorio potran-
L ché nei fatti introduca la no- milioni, e sono cresciute di oltre due che contro la povertà assoluta. ta a tutte le persone in povertà assoluta sionale almeno biennale.
a cura dell’Ufficio comunicazione a legge di stabilità non ha erano il 4,1%: sono raddoppiate in set- per contribuire alla sollecitazione e concrete affinché venga gradualmente no realizzarla solo se riceveranno
di Caritas Italiana mantenuto le promesse, ben- te anni, giungendo a essere circa 4,8 alla costruzione di politiche pubbli- introdotta una misura nazionale, rivol- un’adeguata stima economica e revi-
vità: impegna infatti solo bri-
nel nostro paese, che si basi su una lo-
Il parterre di sigle promotrici e
punti percentuali nell’ultimo anno, fat-
ciole di risorse (rastrellate
Presentata tramite il maxiemendamento di fine to senza precedenti nella storia del- coinvolte (vedi box) include coordi- gica non meramente assistenziale ma Punto 3. PRIMA I PIÙ DEBOLI
(…) L’ordine di entrata nella misura
namenti di enti locali, associazioni
che sostenga un atteggiamento attivo
l’Italia repubblicana.
ufficialmente novembre, 40 milioni all’anno per tre Questo dramma sociale, e questo cattoliche e laiche, coordinamenti di dei soggetti beneficiari dell’intervento. viene definito esclusivamente in base
la coalizione di venti anni) per il Sostegno per l’inclusione vuoto di risposte istituzionali (la leg- enti. C’è anche Caritas Italiana, insie- Pertanto sarebbe necessario impegna- alla condizione economica: si comin-
soggetti (associazioni, attiva (Sia), che il ministero del welfare ge di stabilità 2014, nella versione va- me alle Acli promotrice dell’iniziativa re da subito risorse adeguate (…). cia da coloro che versano in condizioni
sindacati, enti aveva fatto studiare in estate da un ta- rata dal governo, prevede manovre di sin dai suoi primi passi, coincidenti economiche più critiche e progressiva-
locali, tra cui volo tecnico e aveva presentato a set- limitato rilievo per ampliare l’utilizzo con la formulazione della proposta di Punto 2. GRADUALISMO mente si copre anche chi sta “un po’
Caritas Italiana) tembre. L’Italia continua dunque a re- della social card e reintegrare, ma so- un Reddito di inclusione sociale (Reis IN UN ORIZZONTE DEFINITO meno peggio” sino a rivolgersi – a par-
che incalzeranno stare, insieme alla Grecia, l’unico paese lo in minima parte, gli aiuti alimen- – www.redditoinclusione.it), presen- Nel primo anno riceveranno la misura tire dall’ultimo anno della transizione
tari definanziati dall’Ue), rendono
dell’Europa a 15 senza uno strumento
– a tutti i nuclei in povertà assoluta.
un numero significativo di persone (ve-
tata alla stampa nello scorso luglio.
la politica: «Nel 201 4 “universale” di lotta alla povertà asso- dunque degna di particolare rilievo la
vogliamo un Piano luta. Fenomeno, peraltro, in dilagante nascita, ufficializzata a Roma l’11 no- Il documento programmatico è declinato Punto 4. COMINCIARE SUBITO
nazionale che vari espansione, nel corpo vivo del paese. vembre, della “Alleanza contro la po- in otto punti: l’Allenza si ripromette di farlo CON I SERVIZI
una misura universale L’Istat ha certificato che nel 2012 l’8% vertà in Italia”, coalizione di soggetti evolvere entro tre mesi, ciè febbraio, in una Sin dall’inizio, dal 2014, la misura do-
di sostegno delle persone residenti in Italia viveva- sociali che hanno inteso unirsi (e dettagliata e articolata proposta di riforma vrebbe assumere alcuni tratti fonda-
ai poveri assoluti» no in povertà assoluta, mentre nel 2005 chiedono ad altri organismi di farlo) delle politiche di lotta alla povertà in Italia mentali. Dovrebbe costituire il diritto
6 ITALIA CARITAS | DICEMBRE 2013 / GENNAIO 2014 ITALIA CARITAS | DICEMBRE 2013 / GENNAIO 2014 7
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