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Lunedì 1 Dicembre 2014
Si celebra oggi 1° dicembre la Giornata mondiale dedicata alla di lotta contro l’Aids, istituita nel 1988. Lo slogan scelto per questa edizione è “Closing the gap in HIV prevention and treatment", cioè "riduci la distanza fra prevenzione e trattamento dell'Aids".
In un messaggio diffuso oggi Michel Roy, Segretario generale di Caritas internationalis e mons. Robert J. Vitillo, capo delegazione delle Nazioni Unite a Ginevra e special advisor sull’Hiv/Aids e la salute, ricordano come «la nostra risposta è un ‘camminare con’, non solo un ‘fare per’ le persone sieropositive, perché diventino autonome e affrontino le sfide legate al virus».
Caritas Internationalis fa memoria oggi di oltre 39 milioni di persone morte di Aids o per cause collegate negli ultimi 30 anni, invitando a “colmare il gap sfidando e cambiando le strutture che impediscono a 25 milioni di adulti e bambini l’accesso ai farmaci salva-vita e antiretrovirali”. Soprattutto è necessario «dare attenzione ai bambini infettati da Hiv che non hanno beneficiato come gli adulti degli stessi vantaggi del progresso, nella disponibilità di medicine», e per questo si chiede a governi e case farmaceutiche “di sviluppare farmaci ‘child friendly’”.
Per questa ricorrenza sono molte anche le iniziative realizzate dalle Caritas Diocesane, come ad esempio quelle di Catanzaro-Squillace, Roma, Cremona, Foligno, Bolzano, Ancona-Osimo e Milano (Ambrosiana). A Genova Claudia, Simona, Vincenzo, Marina, giovani volontarie in servizio civile in un progetto della Caritas Diocesana a fianco delle persone affette da Hiv, per celebrare questa giornata, porteranno la loro testimonianza in un incontro rivolto ad altri giovani.
In un messaggio diffuso oggi Michel Roy, Segretario generale di Caritas internationalis e mons. Robert J. Vitillo, capo delegazione delle Nazioni Unite a Ginevra e special advisor sull’Hiv/Aids e la salute, ricordano come «la nostra risposta è un ‘camminare con’, non solo un ‘fare per’ le persone sieropositive, perché diventino autonome e affrontino le sfide legate al virus».
Caritas Internationalis fa memoria oggi di oltre 39 milioni di persone morte di Aids o per cause collegate negli ultimi 30 anni, invitando a “colmare il gap sfidando e cambiando le strutture che impediscono a 25 milioni di adulti e bambini l’accesso ai farmaci salva-vita e antiretrovirali”. Soprattutto è necessario «dare attenzione ai bambini infettati da Hiv che non hanno beneficiato come gli adulti degli stessi vantaggi del progresso, nella disponibilità di medicine», e per questo si chiede a governi e case farmaceutiche “di sviluppare farmaci ‘child friendly’”.
Per questa ricorrenza sono molte anche le iniziative realizzate dalle Caritas Diocesane, come ad esempio quelle di Catanzaro-Squillace, Roma, Cremona, Foligno, Bolzano, Ancona-Osimo e Milano (Ambrosiana). A Genova Claudia, Simona, Vincenzo, Marina, giovani volontarie in servizio civile in un progetto della Caritas Diocesana a fianco delle persone affette da Hiv, per celebrare questa giornata, porteranno la loro testimonianza in un incontro rivolto ad altri giovani.
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