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nazionale
rapporto povertà Nell’Europa dei deboli
rischiano soprattutto i bambini
Nel Rapporto sulla povertà 2013 di Caritas Italiana, compare anche una
sintesi dei dati provenienti dal secondo Rapporto di monitoraggio sul-
l’impatto della crisi economica in sette “paesi deboli” dell’Unione euro-
pea (oltre a noi, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania e Cipro),
curato da Caritas Europa, e presentato il 27 marzo 2014 ad Atene.
A fine 2012 la disoccupazione appariva significativa in tutti i paesi og-
getto di studio del Rapporto, in particolare in Spagna, dove quasi 6 milio-
ni di persone (uno spagnolo su quattro in età attiva) sono privi di lavoro.
La Grecia si colloca al secondo posto per incidenza dei disoccupati
(24,3%), seguita dal Portogallo (15,9%), mentre l’Italia si colloca al sesto
posto in termini relativi (10,7% di disoccupati), ma al secondo in valori
assoluti (2,74 milioni di disoccupati). La Grecia è il paese dove si manife-
NON CI RESTA sta con maggiore evidenza la disoccupazione giovanile (55,3%), mentre
CHE AZZARDARE?
Una ricevitoria la disoccupazione di lunga durata è più forte in Irlanda (61,7%). In Italia,
nel centro di Milano. la disoccupazione generale si allinea ai valori medi europei, mentre quel-
Il ricorso al gioco la giovanile appare più grave (35,3% della forza lavoro tra 15 e 24 anni).
si è andato Secondo i dati Eurostat, a fine 2012 il 25% della popolazione euro-
incrementando pea (124,4 milioni di persone) era a rischio di povertà o esclusione
negli anni della crisi: sociale; 4 milioni in più rispetto al 2011. Negli stati membri l’infanzia
il legame tra azzardo rappresenta il gruppo sociale a maggiore rischio di povertà ed esclusio-
e processi
di impoverimento, ne sociale: nel 2012, lo era il 27% dei minorenni europei, rispetto
al 24,3% degli adulti (18-64 anni) e al 20,5% degli anziani (over 65).
del resto, è noto
False agli studiosi, si di impoverimento. In Portogallo le famiglie assistite dalla Caritas so-
Le Caritas dei paesi deboli evidenziano tendenze comuni nei proces-
e registrato anche
dai centri d’ascolto.
no aumentate del 107%, in Spagna del 77,7% le persone assistite (da
partenze Sopra, la copertina 1.015.276 a 1.804.126). Ma dalla crisi emergono anche nuove forme
del 13° “Rapporto
di povertà e nuove domande sociali, che interpellano le comunità locali
sulla povertà”
e richiedono l’attivazione di rinnovate forme di intervento da parte del-
di Caritas Italiana
le Caritas: così, se non manca in nessuno dei paesi analizzati l’eroga-
l’azione di solidarietà materiale si accompagna ad attività di animazio-
l’Italia che arranca AP PHOTO / LUCA BRUNO zione di aiuti materiali, in alcune Caritas (Spagna, Italia, Portogallo)
ne pastorale, accompagnamento formativo, di studio e ricerca, di lobby
e advocacy nei confronti delle istituzioni pubbliche.
F cidentati. Ansimanti. Ingan- (61,8%) rispetto agli italiani (38,2%), contro il 43,8%). Interessante notare richiesto in modo esplicito da una mi- ni, i dati relativi al biennio 2012-2013
di Walter Nanni alse partenze. Ovvero, anato- diocesi confermano la presenza di è più elevata la presenza di problemi cio-assistenziali disponibili nel terri- spetto al trend di aumento dell’uten-
una quota maggioritaria di stranieri
mia di percorsi di risalita ac-
torio (10,3%). Un aiuto economico è
occupazionali tra gli immigrati (49,5,
za dei centri d’ascolto degli ultimi an-
noranza di persone (10,7%). La ridotta
nevoli. Forse persino impos-
come i problemi familiari siano più
la cui presenza è invece più forte nel
segnalano situazioni non sempre
sibili. Almeno finché la crisi
alla crescente presenza nelle diocesi
5,7% degli stranieri), mentre la situa-
donne (54,4%), coniugati (50,2%), di-
to, la fila di persone davanti ai centri
non smetterà di stringerci d’assedio. sud (59,7%). Si tratta in prevalenza di diffusi tra gli italiani (13,1%, rispetto al entità di tale richiesta è riconducibile uniformi: aumenta la richiesta di aiu-
On line il tredicesimo Il tredicesimo Rapporto sulla po- soccupati (61,3%), con domicilio zione appare rovesciata per quanto ri- di altre misure di sostegno economico si allunga, ma non tutte le persone in
“Rapporto sulla vertà e l’esclusione sociale in Italia, (81,6%). Hanno figli il 72,1%, sono se- guarda i problemi abitativi (17,2% de- (microcredito familiare o d’impresa, difficoltà sono prese in carico dai
povertà in Italia”, realizzato da Caritas Italiana e dispo- parati o divorziati il 15,4%. Il 6,4% è gli stranieri, contro il 14,6%). Prestito della speranza, fondi diocesa- centri stessi. Tale fenomeno è dovuto
realizzato nibile on line dal 31 marzo sul sito analfabeta o completamente privo di Una porzione cospicua di utenti ni di solidarietà, ecc.). alla crescente complessità dei casi so-
da Caritas Italiana. www.caritas.it, apre una finestra sul titolo di studio. dei centri d’ascolto richiede beni e ciali, che richiedono tempi lunghi di
Dati da 814 centri fenomeno della povertà in Italia se- Nel 2013, il problema-bisogno più servizi materiali (34%). Vi sono poi le Agganci innovativi ascolto e colloqui ripetuti nel tempo.
d’ascolto: in crescita condo l’esperienza di ascolto, osser- frequente è stato la povertà economi- persone che sollecitano il coinvolgi- Alla luce di questi dati, e a oltre cin- Per tale motivo, accanto ad alcune
utenti italiani vazione e animazione svolta dalle ca (59,2% del totale degli utenti), se- mento di soggetti ed enti terzi (26,8%), que anni dallo scoppio della crisi eco- diocesi dove gli utenti Caritas aumen-
e del ceto medio. 220 Caritas diocesane attive nel ter- guito dai problemi di lavoro (47,3%) oppure orientamento a servizi o infor- nomica, si evidenziano alcune im- tano, ve ne sono altre dove tale nume-
mazioni su misure e prestazioni so-
ro appare in diminuzione.
e abitativi (16,2%).
ritorio nazionale.
portanti dinamiche di povertà. Ri-
Aumentano La prima parte del rapporto False Tra gli altri dati, appare confermata
le richieste, non partenze fornisce dati e informazioni Incidenza pronunciata Aumenta la richiesta di aiuto, la fila la crescente presenza degli italiani,
le prese in carico: utili per comprendere meglio il feno- Tra gli italiani, l’incidenza della pover- di persone davanti ai centri d’ascolto che in alcuni casi raggiungono e supe-
i singoli casi sono meno della povertà in Italia, così co- tà economica è molto più pronuncia- si allunga, ma non tutti sono presi in carico: rano la maggioranza assoluta delle
sempre più me si è delineato nel 2013. I dati rac- ta rispetto a quanto accade tra gli stra- la crescente complessità dei casi sociali presenze nei centri di ascolto. Corre-
complessi da seguire colti in 814 centri di ascolto di 128 nieri (65,4% contro il 55,3%), mentre richiede tempi lunghi di ascolto lato, il fatto che ceto medio e gruppi
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