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nazionale
rapporto povertà La politica dei verbi al futuro
rischia l’omissione di soccorso

sociali tradizionalmente estranei al Si fa sempre più fatica a sovrapporre due immagini che però, nei fatti,
disagio sociale sono sempre più coin- oggi coesistono nel nostro paese: quella di una situazione sociale – fat-
volti dalla vulnerabilità economica. ta da persone, comunità, territori – devastata dagli effetti di una crisi
Peraltro, non tutte le persone e le fa- che non smette di seminare vittime, e quella di una dimensione istitu-
miglie in difficoltà economica si rivol- zionale – pure più attenta che nel recente passato –, la quale imposta
gono alla Caritas o ad altri enti simili; interventi pensati tutti con verbi al futuro, che si perdono dentro ogni
ceto medio e nuove povertà familiari sorta di difficoltà applicativa.
si rivolgono, o sono agganciate, da Se è vero che i tempi della sofferenza delle persone non sono i tempi
servizi spesso innovativi, non sempre della politica, turba – ancora più oggi, con alcune risorse reperite, tra
coincidenti con le tradizionali struttu- legge di stabilità e riprogrammazione di fondi europei – la difficoltà
re di aiuto. Infine, sempre meno uten- a mettere in campo misure per combattere la povertà.
ti Caritas sono presi in carico con- I motivi di inquietudine non mancano: la sperimentazione della nuova
giuntamente dai servizi sociali o da al- Carta acquisti é sostanzialmente ferma nei grandi comuni italiani, come
tri enti socio-assistenziali. ha segnalato il monitoraggio effettuato da Caritas italiana e Save the
children, e d’altro canto suscita incertezza il varo del nuovo governo. Que-
Anti-crisi raddoppiata st’ultimo è contestualmente speranza di innovazione e fonte di rischio:
Il Rapporto contiene poi alcuni ap- saranno fatte progredire o si interromperanno, le diverse sperimentazioni
profondimenti tematici. Come la sin- avviate dai precedenti esecutivi sul fronte della lotta alla povertà (oltre
tesi dei risultati della prima indagine che nelle grandi città, nelle regioni meridionali e in alcune aree centro-
nazionale sulla condizione di vita dei settentrionali) e per l’avvio dei piani di utilizzo delle risorse europee?
genitori separati, finalizzata a far Si ha davvero la sensazione che il lamento confuso e preoccupato
emergere il legame tra rottura del delle famiglie in difficoltà, le voci dei minori dai destini già segnati dal-
rapporto coniugale e forme di pover- l’esclusione perché colpevoli di essere nati in nuclei a basso reddito,
tà e disagio socio-relazionale. O i ri- la disperazione dei disoccupati senza ammortizzatori sociali, percepibili
sultati del quinto monitoraggio na- AP PHOTO / LUCA BRUNO nei luoghi di ascolto delle nostre comunità o negli uffici preposti dei co-
zionale delle iniziative anti-crisi pro- muni, si attutiscano nelle stanze di chi deve assumere decisioni, di chi
mosse e realizzate dalle Caritas e dalle ha la possibilità di accelerare un iter burocratico o rallentarlo, di chi può
diocesi italiane (1.148 iniziative, a di- trovare soluzioni o non trovarle.
cembre 2013: in quattro anni le ini- IN GINOCCHIO ma in quelle di welfare. L’avvio del va Carta acquisti), senza una prospet- Dovremmo pensare alla povertà come un morbo che, se non curato,
ziative diocesane risultano pressoché Una giovane donna chiede denaro nuovo programma nei singoli paesi tiva normativa definita e di copertura provoca effetti duraturi sui percorsi delle persone, sulle carriere scolasti-
raddoppiate, +99%). nelle strade del centro di Milano dipenderà dal completamento di un economica chiara, in prospettiva. Il ri- che dei minori, sulla salute psichica e fisica di chi ne è colpito. Anche
Anche il Prestito della Speranza, percorso su base nazionale, che pre- schio, insomma, è avviare grandi can- non curare la povertà è omissione di soccorso. Per questo è importante
nato da un accordo tra Conferenza to “termometro” nazionale necessario vede la definizione di un Piano nazio- tieri territoriali, che non trovano esito uno sforzo ulteriore di solidarietà territoriale e di advocacy da parte
episcopale italiana e Associazione a determinare i livelli di accesso a va- nale, condiviso con i soggetti coinvolti legislativo, generando un sentimento di tutti: ad aprile l’Alleanza contro la povertà (composta da Acli, Caritas
bancaria italiana, finisce sotto la lente rie prestazioni sociali e assistenziali. (regioni ed enti caritativi), l’approva- di amarezza nei confronti di un’opera italiana, sindacati e i principali soggetti sociali che si occupano di disa-
di ingrandimento del Rapporto Cari- Tuttavia, la reale operatività di en- zione in sede europea del Piano, la de- incompiuta, invece di sedimentare gio e povertà) presenterà la proposta definitiva per una misura di con-
tas: dal 2009 a oggi sono state 3.583 le trambi i provvedimenti non sarà im- finizione (da parte del ministero del competenze e strumenti efficaci di trasto alla povertà assoluta, sostenibile sul piano finanziario, graduale
famiglie sostenute, tramite il coordi- mediata. Troppo spesso, la ratifica le- lavoro e delle politiche sociali) di un contrasto alla povertà. Bussare ai cen- e ragionevole nella sua applicazione. Per ridurre gli alibi e aiutare la po-
namento delle Caritas diocesane, per gislativa di molte misure non coincide bando per l’accesso dei soggetti ero- tri d’ascolto Caritas, in questo quadro, litica a tornare ad ascoltare le voci che salgono dal paese.
un totale di oltre 22 milioni di euro di con la loro immediata operatività, in- gatori. L’iter dovrà essere poi autoriz- continuerà a rappresentare l’estrema Francesco Marsico
finanziamenti erogati. troducendo incertezza e criticità in zato e avallato dall’Unione europea. I risorsa per tanti disperati.
processi pur virtuosi di riforma. tempi effettivi dell’intera operazione
Cantieri senza esito Incertezze e preoccupazioni si rife- sono tutti da verificare, ma saranno si-
Un’ultima parte del Rapporto si sof- riscono anche al futuro degli aiuti ali- curamente tali da non rassicurare cir-
ferma sulle tendenze degli attuali as- mentari nel nostro paese. Il 31 dicem- ca il rischio di un’eventuale, tempora- Due anni di Nuova Social card:
setti di welfare in Italia, evidenziando bre 2013 ha chiuso i battenti il Pead, il nea sospensione del programma.
nodi critici e proposte di migliora- vecchio programma dell’Unione eu- Aspetti di criticità sono infine rav- nemmeno una famiglia aiutata
mento. Appare positivo, ad esempio, ropea per la distribuzione di derrate visabili nel carattere sperimentale e
il rifinanziamento del Fondo naziona- alimentari agli indigenti, sostituito da provvisorio di molte delle recenti no- Nata per vincere la povertà minorile, dotata di risorse ingenti, azzoppata
le per l’autosufficienza, così come l’in- un nuovo fondo, il Fead, che non rien- vità legislative. Da un lato, se è ogget- dalla burocrazia. Appello al governo di Caritas e Save the children
troduzione del nuovo Isee, il rinnova- tra più nelle politiche agrarie dell’Ue, tivo riconoscere che la legge di stabi-
lità 2014 ha impegnato un ammonta- a sperimentazione fu varata più popolosi d’Italia (Bari, Bologna, gi Caritas Italiana e Save the children,
Fondo non autosufficienza e Isee: troppo re di risorse mai visto negli ultimi anni due anni fa: un decreto del 9 Catania, Firenze, Genova, Milano, Na- rimasta sostanzialmente spuntata.
spesso, la ratifica legislativa di molte per la lotta alla povertà, d’altro canto L febbraio 2012 istituiva la poli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Perché ancora nessuna famiglia ha ri-
misure non coincide con la loro immediata si assiste a percorsi di implementazio- Nuo va Social card, 50 milioni Verona). Uno strumento interessante, cevuto il sostegno. E nel frattempo in
operatività, introducendo incertezza ne definiti per l’ennesima volta come di euro da destinare a fami- per tentare di combattere la povertà in- Italia un bambino su dieci (+30% fra
e criticità in processi pur virtuosi di riforma “sperimentazione” (si pensi alla nuo- glie povere con bambini nei 12 comuni fantile. Un’arma, però, denunciano og- 2012 e 2013) vive in povertà assoluta.


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