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ROMANO SICILIANI
nazionale
rotture famigliari


di genere c’è una leggera prevalenza lo psicologico-relazionale e quello del- ENTRAMBI VITTIME
delle donne (53,5%) rispetto agli uo- la genitorialità. Rispetto al primo am- Quando ci si separa, patisce di più
mini (46,5%), anche se si può parlare bito, si registra anzitutto un alto disa- l’uomo o la donna? La sofferenza
quasi di un’equa divisione. Per quan- gio sul fronte del lavoro. Gli occupati è per tutti, anche se in modo differente
to riguarda l’età, si tratta in partico- rappresentano meno di un terzo degli
lare di adulti nell’età centrale (tra i 45 intervistati (31,2%), a fronte di numero Motivazioni per cui
e i 54 anni) e di giovani adulti tra i 35 di disoccupati pari al 46,1% del totale. i genitori separati
e i 44 anni. In termini di istruzione Il confronto tra il pre- e il post-separa- si sono rivolti
prevale la licenza media inferiore zione evidenzia come nel passato il di- ai servizi Caritas
(34,9%), seguita dal diploma di scuo- sagio occupazionale fosse molto più e ai Consultori
la media superiore (28,6%). contenuto. Il tutto, chiaramente, non familiari
Rispetto al tipo di separazione non può dirsi correlato (almeno necessa- d’ispirazione
tutti vivono la stessa situazione: il riamente) all’evento della separazione cristiana
42,9% è coinvolto in separazioni lega- o del divorzio. La perdita del lavoro, il
(valori %)
li, il 28,1% in separazioni di fatto e il licenziamento, lo stato di precarietà ri-
22,8% in procedimenti di divorzio. spondono a dinamiche di natura so- Problemi economici 21,7
Anche rispetto ai tempi ci sono situa- cio-economica che esulano dalla sfera Problemi abitativi 15
zioni eterogenee; tra i richiedenti aiu- privata e sentimentale. Nei consultori Ascolto 13,1
to, circa un terzo vive la separazione familiari, però, si constata una relazio- Assistenza psicologica 12,3
da meno di un anno, il 20% da meno ne tra conflittualità interna alla coppia Necessità primarie 12,1
di due anni, il 20,2% da un tempo che e minore efficienza lavorativa, “con Problemi occupazionali 9,5
va da dai due ai cinque anni, il 25,8% conseguenze, nei casi più gravi, di ri- Intermediazione familiare 5,2
da oltre cinque anni. Tra coloro che vi- dimensionamenti, sospensioni o per- Orientamento 3,2
vono da più anni la propria condizio- dita del lavoro”. Sta di fatto che a rico- Assistenza legale 2,9
ne ci sono in primo luogo i divorziati. noscere un cambiamento tra “il prima Assistenza sanitaria 2,4
Infine, poiché l’indagine si è foca- e il dopo” sono circa la metà degli in- Altro 2,7
lizzata nello specifico sui genitori che tervistati. E che tra questi prevalgono
hanno vissuto la rottura dell’unione, le variazioni di segno negativo: il percentuale di chi può permettersi aumento dei disturbi psicosomatici. Rispetto al legame con i figli, i dati brosiana, referente di un progetto per
va notato che rispetto al totale i due 23,8% dichiara di aver subito un licen- una casa di proprietà o in affitto e au- I disagi che registrano maggiori au- raccolti evidenziano un’influenza ne- separati – è una dichiarazione di soli-
terzi (66,5%) ha figli minorenni. E su ziamento, il 17,6% di aver perso il la- mentano vistosamente le situazioni di menti sono comprensibilmente gativa della separazione, soprattutto tudine, e in molti casi non si è pronti.
questi genitori si può supporre gravi voro a causa della scadenza del con- precarietà abitativa. Cresce infatti il quelli che afferiscono all’area psico- per quel che riguarda il rapporto pa- E innesca un concatenarsi di questio-
un peso materiale e sociale più rile- tratto, il 7,3% di essersi licenziato. Non numero di chi vive in coabitazione logico-relazionale: senso di solitudi- dri-figli. Il 68% degli ex mariti ricono- ni…». Dal quale possono nascere serie
vante, sia in termini di cura che di mancano tuttavia segnali positivi: c’è con familiari o amici, nonché di coloro ne, senso di fallimento, mancanza di sce un cambiamento importante a difficoltà.
mantenimento. chi, in particolare le donne, ha trovato che ricorrono a strutture di accoglien- fiducia negli altri, senso di inadegua- seguito della separazione (a fronte di Chiaramente le implicazioni e le ri-
un’occupazione (22%) e chi ha rag- za e che vivono in alloggi impropri. tezza rispetto al ruolo genitoriale, un cambiamento percepito solo dal cadute non sono mai univoche, uni-
Stato di precarietà giunto il pensionamento (6,2%). Anche in termini di accesso ai beni senso di colpa, mancanza di fiducia 46,3% delle donne). Tra loro, il 58,1% direzionali o del tutto prevedibili. Ap-
Coloro che scelgono di rivolgersi ai Anche la dimensione abitativa evi- di prima necessità si evidenziano si- in sé. Ma aumentano vistosamente denuncia un peggioramento nella pare però evidente dalla ricerca, che se
servizi ecclesiali sono in primo luogo denzia situazioni di grave criticità, vis- tuazioni di grave difficoltà. Dopo la se- anche alcuni sintomi dell’area psico- qualità dei rapporti (le madri al con- alcune situazioni possono annullare le
persone che vivono situazioni di diffi- sute sia sul versante della disponibilità parazione, il 66,1% degli intervistati di- somatica: depressione, insonnia, di- trario riconoscono per lo più un mi- tensioni legate all’evento della rottura
coltà economica (21,7%), ma anche dell’alloggio che su quello della fatica chiara infatti di non riuscire a provve- sturbi dell’umore, attacchi di panico. glioramento). (arrivando addirittura a decretare un
disagi legati al problema della casa a fare fronte agli oneri di spesa (mu- dere all’acquisto di beni primari (quali Il terzo ambito su cui può incidere il Gli elementi che rendono partico- miglioramento nella qualità della vita),
(15%) e gravi deprivazioni materiali re- tuo, affitto, utenze). Se prima della se- cibo e vestiario). Tra gli utenti Caritas fallimento di una unione coniugale è larmente insoddisfatti i padri rispetto altre al contrario possono amplificarne
lative a bisogni primari (12,1%). Oltre parazione la gran parte degli intervi- tale percentuale sale addirittura quello della genitorialità. La separazio- al rapporto con i figli sono la fre- gli effetti negativi. Gli elementi poten-
a necessità legate ad aspetti materiali, stati viveva in abitazioni di proprietà o all’81,7% (circa 8 utenti su 10). Per sop- ne e il divorzio infatti portano con sé quenza e i luoghi d’incontro, gli spazi zialmente più incisivi sono diversi: il la-
non trascurabili (vedi tabella) sono an- in affitto, dopo la situazione risulta de- perire a tali problemi in molti fanno ri- una ridefinizione dei rapporti con i figli di vita, il tempo da dedicare alle rela- voro, la condizioni materiali ed econo-
che le percentuali di chi chiede assi- cisamente alterata. Dichiara di aver ferimento a servizi socio-assistenziali, che non si pone allo stesso modo per zioni, la difficoltà di partecipare a miche, la rete di sostegno (familiare e
stenza psicologica (12,3%) o semplice- cambiato abitazione l’87,7% degli uo- in particolare a centri di distribuzione padri e madri; questo non solo perché momenti importanti (compleanni, amicale), il benessere fisico e psicolo-
mente di essere ascoltato (13,1%). mini contro il 53,1% delle donne. primari (49,3%), mense (28,2%) ed durante il matrimonio gli uni e le altre feste, ricorrenze). gico, il grado di isolamento. È l’intrec-
Dalle interviste realizzate si eviden- Scendendo più nel dettaglio, si può empori e magazzini solidali (12,9%). avevano per lo più differenti responsa- cio di questi fattori che definisce il gra-
ziano dunque tre particolari aree di evidenziare che in seguito a una sepa- bilità e modalità di rapporto e presenza Dichiarazione di solitudine do di “rischio” dopo la rottura del lega-
vulnerabilità: l’ambito materiale, quel- razione diminuisce notevolmente la Padri e figli, va peggio con i figli; ma anche perché dopo la se- È dunque lecito chiedersi se la separa- me coniugale. Perché se è vero che ci si
Oltre a una diminuzione dello stan- parazione, mentre le madri si trovano zione sia causa di povertà (materiale e separa o si divorzia per liberarsi da una
Perdita del lavoro, licenziamento, stato dard di benessere materiale, dalle in- spesso a fronteggiare la quotidianità non). La rottura di un rapporto coniu- relazione appassita, in taluni casi in-
di precarietà rispondono a dinamiche socio- terviste si riscontra anche un peggio- della presenza dei figli e della respon- gale crea certamente vulnerabilità, che sopportabile e perniciosa, è altrettanto
economiche. Nei consultori familiari, però, ramento dello stato di salute. Dopo la sabilità nei loro confronti, i padri vice- prima di essere di natura materiale so- vero che molti di coloro che compiono
si constata una relazione tra conflittualità rottura del legame coniugale i due versa si trovano obbligati a ridefinire i no di tipo relazionale. «La separazione il passo finiscono per scoprirsi più ab-
nella coppia e minore efficienza lavorativa terzi degli intervistati registrano un rapporti, in assenza della quotidianità. – racconta un operatore di Caritas Am- bandonati e fragili.


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