Dalle consulte e dai consiglieri aggiunti al diritto di voto
Edizioni Idos - Roma
Settembre 2005
Pagine: 112
Scheda di sintesi (pdf)
Molti paesi europei hanno da tempo riconosciuto il diritto di voto agli stranieri residenti. Altri paesi non lo hanno ancora fatto: tra questi l'Italia, dove nel frattempo i cittadini stranieri sono quasi tre milioni. È necessario, a questo punto, ripensare con urgenza i concetti di stato, cittadinanza e partecipazione. Caritas Italiana ha voluto dare il suo contributo con questa ricerca, avvalendosi del supporto dell'équipe del "Dossier Statistico Immigrazione".
L'analisi dei dati mostra la crescente stabilità degli immigrati nel nostro paese. Segue un dettagliato quadro normativo sul voto degli immigrati nel contesto europeo.
Vengono, quindi, esaminate le proposte di legge presentate in Italia. Significative sono anche le sperimentazioni e le proposte di diversi enti locali. Il voto è l'obiettivo pioritario e però la partecipazione contempla anche l'istituzione di consulte e l'elezione di consiglieri aggiunti a livello comunale e circoscrizionale.
Un approfondimento viene dedicato a due realtà di particolare rilevanza: l'Emilia Romagna, regione delle prime sperimentazioni, e il Comune di Roma, il più grande polo migratorio del paese. Il volume chiude con una serie di interviste rilasciate da consiglieri stranieri aggiunti, presidenti di consulte e rappresentanti di enti locali. Un filo comune lega i vari interventi: è tempo di passare dall'esperienza attuale ad una partecipazione più piena.
Dalla conferenza stampa di presentazione del volume:
Intervento di mons. Vittorio Nozza, direttore Caritas Italiana
Intervento di Darif Aziz, consigliere aggiunto Comune di Roma