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Mercoledì 10 Novembre 2021
Etiopia: gravissima escalation del conflitto, popolazione in disperato bisogno di aiuto    versione testuale
«Invito tutti alla preghiera per quelle popolazioni così duramente provate, e rinnovo il mio appello affinché prevalgano la concordia fraterna e la via pacifica del dialogo», così il Papa all’Angelus domenica 7 novembre 2021, mentre continuano gli sforzi di mediazione della Comunità Internazionale per fermare la guerra che ormai da più di un anno è in corso in Etiopia tra forze governative ed i gruppi del Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè. Nelle ultime settimane il conflitto ha avuto un’escalation significativa con l’alleanza tra i gruppi ribelli del Tigray con l’esercito di liberazione degli Oromo contro il governo etiope che ha portato i miliziani alle porte della capitale.
 
L’escalation ha aggravato ulteriormente la già gravissima situazione umanitaria che da mesi si protrae nelle regioni colpite dal conflitto. Secondo le Nazioni Unite meno del 10% di quanto necessario per assistere i 5,2 milioni di persone che necessitano di aiuto si sta effettivamente distribuendo a causa dell’insicurezza e  del permanere di restrizioni all’accesso degli aiuti nelle aree colpite. Una situazione che ha ridotto alla fame milioni di persone che hanno disperatamente bisogno di assistenza. 
 
La rete Caritas, nonostante le difficoltà, continua la fornitura di aiuti alle popolazioni seppur in modo limitato a cause delle restrizioni imposte per il trasporto dei beni e l’invio di fondi nel Tigray.  Ciononostante, ad oggi, oltre 90.000 persone sono state raggiunte dagli aiuti di Caritas in cibo, beni di prima necessità, acqua, dispositivi di protezione e prevenzione covid-19. Caritas Italiana si unisce agli appelli affinché le armi tacciano e sia consentito immediatamente agli aiuti di raggiungere la popolazione senza limitazioni. Al contempo continua a sostenere gli interventi in corso e reitera l’appello alla solidarietà lanciato sin dall’inizio della crisi.