Siria   versione testuale

Il 6 febbraio 2023 il nord della Siria e il sud-ovest della Turchia sono  state colpite da un fortissimo terremoto con decine di migliaia di morti, feriti,  centinaia di migliaia di  nuovi sfollati. Il sisma ha colpito un  paese già devastato da dodici anni di guerra fra le più terribili dopo la fine della seconda guerra mondiale. Una guerra che ha provocato oltre mezzo milioni di morti e ancora in corso in alcune aree del paese sepur a bassa intensità con scontri localizzati. Un paese frammentato, sotto l'influenza di vari attori stranieri dove perdura una crisi umanitaria  prolungata e complessa in cui la Chiesa, oltre ad esserne essa stessa vittima,  è presente in modo incessante e capillare accanto alla popolazione di paesi sfiancati da un conflitto efferato, con ferite che resteranno aperte per lungo tempo.  Centinaia di migliaia di  vittime, distruzioni massicce, milioni di sfollati interni e di rifugiati nei Paesi confinanti. Un dramma epocale dinnanzi a un’Europa impacciata e imbarazzata, quando non crudele.

Molteplici gli appelli del Papa ai governanti e alla comunità internazionale per una pace duratura ponendo l’accento sulla complessità e le contraddizioni di questo dramma: "Mentre il popolo soffre, incredibili quantità di denaro vengono spese per fornire le armi ai combattenti. E alcuni dei paesi fornitori di queste armi, sono anche fra quelli che parlano di pace. Come si può credere a chi con la mano destra ti accarezza e con la mano sinistra ti colpisce?". La pace in Siria è possibile se la nonviolenza diviene lo stile di una politica per la pace mettendo al centro il bene della popolazione siriana.  

Gli interventi di Caritas Italiana
 
Dall’inizio della crisi siriana Caritas Italiana è attiva a sostegno della popolazione locale, in collaborazione con le Caritas di tutti i paesi colpiti dall'emergenza, alcune congregazioni religiose e altre organizzazioni.  
 
Un impegno complessivo dal 2011  con decine di progetti in 11 paesi (Siria, Libano, Giordania, Turchia, Iraq, Grecia, Cipro, Albania, Macedonia, Serbia, Bosnia-Erzegovina) per un totale di oltre 8 milioni  euro stanziati derivanti da donazioni e dall’otto per mille alla Chiesa Cattolica. I programmi in atto e le prospettive per il futuro riguardano principalmente l’aiuto d’urgenza, interventi sanitari, iniziative per la promozione della pace e la riconciliazione, la riabilitazione socio-economica, l’accompagnamento e la formazione delle organizzazioni locali.
 
In Siria, in particolare, nel 2021-22 si sono sostenuti alcuni dei progetti attuati da Caritas Siria ad Homs, Damasco-Ghouta, Lattakia, Aleppo e Hassakeh principalmente con aiuti d’urgenza, alloggio, sostegno educativo e psicologico, assistenza sanitaria. Nel 2023 l'impegno di Caritas Italiana si concentra nelle aree colpite dal terremoto ad Aleppo e Littoral e nell'area di Damasco, Ghouta, per fornire aiuti alla popolazione colpite dal sisma e dalla guerra con un sostegno a famiglie vulnerabilie e ai giovani con: distribuzione di beni di prima necessità, la riparazione di abitazioni, il ripistino di attività produttive, l'appoggio all'inclusione lavorativa.  Inoltre a Damasco prosegue il programma pluriennale in favore della formazione e l’impiego lavorativo dei giovani e della loro convivenza pacifica. In particolare si è aperto il primo centro giovanile che offre corsi di formazione nell’ambito dell’artigianato tradizionale damasceno (Ajami) con il duplice obbiettivo di acquisizione di competenze a scopo professionale e di favorire l’incontro e il dialogo tra giovani di diversa estrazione sociale e religiosa. Gli interventi in Siria di Caritas Italiana sono possibili grazie anche a contributi dell'8xmille della Chiesa Cattolica. 

 Le azioni della  Chiesa e della rete Caritas in Siria e nei paesi coinvolti dalla crisi siriana

L'impegno di Caritas Italiana si inserisce nel quadro più ampio degli intervnti della rete Caritas in Siria e negli altri paesi coinvolti dalla crisi. Caritas Siria è impegnata nel portare aiuto in tutto il territorio nazionale a più di 100.000 persone, attraverso la distribuzione di aiuti alimentari, beni di prima necessità, sussidi economici, assistenza medica e psicologica, sostegno all’educazione scolastica e all’alloggio, protezione per i più vulnerabili (bambini, anziani e donne).  Inoltre, la guerra ha provocato 6,6 milioni di profughi rifugiatisi in altri paesi del Medio Oriente e in Europa. La rete Caritas si è attivata sin dai primi momenti, offrendo aiuti di urgenza (generi di prima necessità e alloggio), formazione, orientamento sociale e protezione per i più deboli in Libano, Giordania, Turchia, e lungo la rotta Balcanica con interventi in Grecia, Serbia (tuttora in corso) Albania, Macedonia, Austria, Bulgaria e Bosnia Erzegovina.

 

 
Infine Caritas Italiana ha promosso la campagna "Amata e martoriata Siria" in collaborazione con TV2000, Avvenire e Banca Popolare Etica e aderisce alla campagna “Siria: la pace è possibile” promossa a livello internazionale dalla Santa Sede e dalle Caritas di tutto il mondo. 

 

 


      


Per ulteriori informazioni
Ufficio Medio Oriente e Nord Africa (Area Internazionale), mona@caritas.it  

Come contribuire
Chi vuole sostenere gli interventi di Caritas Italiana (causale: "Emergenza Siria")
può versare il proprio contributo tramite.