Home Page » Attivita' » Cittadinanza globale » Cibo/sistemi alimentari 
Cibo/sistemi alimentari   versione testuale
Il cibo è da sempre una questione all'attenzione della Caritas. Negli anni passati la Campagna 'Cibo per tutti - Una sola famiglia umana' ha unito tutte le Caritas del pianeta in uno sforzo comune per portare all'attenzione dei decisori globali questo tema.Ma il tema è sempre - tragicamente - all'attenzione di tutti, e in modo ancora più importante in questo periodo di pandemia. Il rapporto SOFI 2021 ci conferma con le statistiche quanto abbiamo sperimentato direttamente in questo periodo: già in aumento dal 2014, il numero delle persone affamate nel mondo è ancora aumentato di 161 milioni nel 2020 portandone il totale a 811 milioni. 
 
Si tratta di una vera e propri aemergenza, su cui papa Francesco si è pronunciato in diverse occasione, su cui è necessaria attenzione e iniziativa. Tra gli eventi più importanti del 2021 occorre citare il Summit delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari (UN World Food Systems Summit), che si è svolto in concomitanza con l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 23 settembre a New York, mentre nel mese di luglio l'Italia aveva ospitato un pre-summit.
 
E' sempre importante che il tema del cibo e della fame rimangano all'attenzione dell'opinione pubblica globale, ma molte organizzazioni della società civile globale hanno sollevato importanti obiezioni circa il modo in cui in cui questo summit è stato convocato e condotto. Molte obiezioni vertono sul rischio che questa iniziativa indebolisca invece che rafforzare un dialogo davvero democratico e multilaterale sui temi della governance del cibo, mettendo in ombra i principi fondamentali del diritto al cibo, e dando una posizione preminente agli interessi della grande industria senza garantire una voce ugualmente importante ai piccoli produttori (che garantiscono il 70% di tutto il cibo prodotto sul pianeta). Caritas Internationalis ha espresso la propria lettura su quanto sta avvenendo in connessione con l'UNWFSS, riaffermando la necessità di costruire sistemi alimentari che pongano realmente al centro la dignità della persona umana, ed esprimento le proprie perplessità sul modo in cio sta evolvendo il panorama della governance dei sistemi alimentari globali. Un recente documento di riflessione di Caritas Internationalis questi temi sono trattati con maggiore livello di dettaglio.
 
 
Alcuni principi fondamentali: 
 
  • Il cibo è un bene comune pubblico, non una merce, la trasformazione dei sistemi alimentari deve essere orientata dal paradigma dell'Ecologia Integrale, in cui vengono prese in considerazione tutte le questioni interconnesse, e la relazione degli esseri umani tra di loro e con l'ambiente è tenuta in primaria considerazione - a livello globale, nazionale e locale. C’è bisogno di considerare i sistemi alimentari in modo olistico e sostenere una trasformazione che possa per garantire un buon futuro a tutti. 
  • Le politiche pubbliche sono fondamentali per garantire una partecipazione democratica, trasparente e inclusiva delle comunità locali, dei settori economici, dei produttori locali e dei consumatori; e un migliore monitoraggio e responsabilità. Questo principio è valido anche a livello globale; riaffermiamo quindi la legittimità del Comitato delle Nazioni Unite sulla Sicurezza Alimentare come piattaforma internazionale più inclusiva per adottare politiche orientate a garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti. Il futuro dei sistemi alimentari non dovrebbe essere deciso dal settore privato. 
  • Le strategie e i programmi del governo dovrebbero avere al centro il ruolo dei produttori, e essere basati su una pianificazione e processi di attuazione inclusivi. È imperativo che i sistemi alimentari nazionali si distanzino da un'agricoltura basata su metodi di produzione industriale. Gli agricoltori devono essere supportati a livello locale con le competenze istituzionali, scientifiche, tecniche e finanziarie di cui hanno bisogno per sviluppare il loro potenziale di adattamento e resilienza ai cambiamenti climatici.
  • Le pratiche agroecologiche sono l'unica alternativa per coniugare qualità alimentare, tutela ambientale, risposta al cambiamento climatico, salute umana, occupazione e inclusione sociale. I governi devono investire nell’agroecologia per soluzioni sostenibili basate sui territori, adottando l'agricoltura agroecologica come principale pilastro della produzione alimentare, e investendo risorse per promuoverla tra gli agricoltori attraverso vari programmi governativi. I governi devono promuovere la commercializzazione dei prodotti derivanti da filiere agroecologiche nell'ambito delle normative internazionali e nazionali, che devono inoltre promuovere l'organizzazione dei mercati, privilegiando filiere corte e prodotti di qualità.
  • I diritti delle comunità locali e delle popolazioni indigene alla terra, ai mezzi di sussistenza e alla conservazione delle loro tradizioni culture vanno riconosciuti e garantiti. 
  • E’ necessario fornire gli spazi necessari affinché le donne possano partecipare equamente ai processi decisionali chiave così come ai processi di attuazione di politiche e progetti, oltre a rafforzare la leadership delle donne nei progetti a tutti i livelli. Questo è essenziale per trasformare i sistemi alimentari in modo integrale e sostenibile. Il diritto delle donne all'accesso, all'uso e alla proprietà della terra e delle altre risorse deve essere efficacemente garantito; in particolare, è necessario promuovere l'alfabetizzazione finanziaria e la progettazione di prodotti finanziari che soddisfino i bisogni delle donne, così come forme di innovazione tecnologica e meccanizzazione capaci di promuovere l’empowerment femminile. 
 

 

Per maggiori informazioni: areainternazionale@caritas.it