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ROMANO SICILIANI ora si torni a investire. Su idee nuove»
nazionale Sicet: «Decenni di assenza di politiche,
fame di case
Il disagio abitativo? Questione annosa in Italia. La crisi in atto ha solo acuito proble-
mi che, in realtà, esistono da decenni. A monte un approccio sbagliato: assenza
di interventi strutturali e risposte emergenziali ai problemi. Oltre all’assenza di inve-
stimenti in politiche abitative da parte statale, con la patata bollente girata a regio-
ni, province e comuni, peraltro alle prese con bilanci sempre più risicati.
Responsabilità forte, quella della politica. Lo conferma Guido Piran, segretario
generale del Sicet, il sindacato Cisl deputato alla questione casa, partner di Caritas
Italiana nella ricerca sul disagio abitativo. «La situazione attuale è frutto di anni
di politiche sbagliate e di assenza di politiche, cui va aggiunto il nefasto connubio
con finanza e costruttori – commenta Piran –. Dal dopoguerra, in Italia si è privilegiata
la proprietà della casa rispetto alla locazione per la classe media, come avviene nel
resto d’Europa. La liberalizzazione degli affitti (legge 431) ha poi alzato i canoni di lo-
cazione senza alcuna protezione sociale, se non il fondo sostegno affitti. Così oggi ci
si trova nel mezzo della crisi con le famiglie in affitto che rappresentano la parte più
povera della popolazione. La liberalizzazione sommata alla crisi ha generato questa
situazione. Ma i problemi esistono da tempo e la politica non li ha voluti risolvere».
Per provare a uscire dal guado, secondo Piran «è fondamentale che le istituzioni
capiscano che bisogna fare una politica abitativa di ampio respiro. E finanziarla. Serve
in primis una riforma della legge sui canoni di locazione, che io farei ruotare attorno
al canone concordato per le abitazioni principali, alla cedolare secca per i costruttori
e alla detraibilità come per i mutui. Servono poi strumenti per abbassare gli affitti e mi-
sure per allargare l’offerta pubblica. Intanto recuperando tutto il recuperabile dal patri-
Un monio abitativo nazionale non assegnato, senza consumare ulteriore suolo ma interve-
nendo con grandi progetti che ridisegnino i quartieri, risanino le questioni irrisolte e in-
disagio “edilizia sostitutiva”, ovvero l’abbattimento del-
tervengano sull’efficientamento energetico, riducendo così anche i costi di gestione».
Un’altra idea sarebbe quella della cosiddetta
le strutture vecchie e fatiscenti da ricostruire
secondo parametri diversi e moderni: «Una co-
sa che si fa in tutto il mondo, tranne che in Ita-
lia, e che consentirebbe, tra l’altro, di poter ac-
sopra la testa TRA STASI E SOFFERENZE cedere a fondi europei. È una battaglia grossa
– conclude Piran –: per vincerla serve una poli-
Cartello segnala un alloggio
in vendita: il comparto immobiliare tica attenta, che la sappia sostenere». [a.r.]
attraversa una fase di forte difficoltà
N in Italia, è sempre più fre- tuazioni intermedie. Anche perché to Caritas, la presenza di persone to- economico derivano anche gravi pro- trale di statistica del ministero dell’in-
Il problema abitativo in Italia ri-
di Walter Nanni elle storie di ordinaria po- guarda quindi un’ampia gamma di si- l’indagine erano stimate in 47.648. da un posto all’altro, in cerca di nuove difficoltà con gli enti gestori delle
vertà registrate dalle Caritas
opportunità. Da tale pendolarismo
utenze. Secondo i dati dell’Ufficio cen-
Per diversi anni, nei centri di ascol-
terno, raccolti in collaborazione con
blemi abitativi.
quente incontrare situazio-
siamo terzultimi, in Europa, in termi-
talmente prive di abitazione si era an-
La crisi economica, ma non solo,
ni in cui è chiamata in cau-
provvedimenti esecutivi di “rilascio di
patrimonio abitativo; peggio di noi
dal punto di vista numerico che dal
sa la dimensione abitativa. Le quat- ni di peso delle abitazioni sociali sul data sostanzialmente riducendo, sia sta determinando però una grande fa- gli uffici giudiziari e delle prefetture, i
tro mura diventano sinonimo di solo Portogallo e Spagna. In Italia il 6% punto di vista dell’incidenza sul totale tica delle famiglie nel sostenere l’onere immobili ad uso abitativo” emessi nel
disagio e povertà. Acuiti dalla crisi. A del patrimonio immobiliare è di edi- degli ascolti effettuati. Ma con la crisi dell’abitazione, anche quando essa 2012 ammontavano a 67.790, di cui
diversi livelli. lizia residenziale pubblica: in Francia economica, le situazioni di esclusio- c’è: in caso di affanno economico, le solo 1.152 per necessità del locatore
I problemi non riguardano sola- si arriva al 18%, in Germania al 21%. ne abitativa sono andate crescendo: spese relative ai costi accessori per l’al- (1,7%) e 6.394 per finita locazione
La crisi ha acuito mente persone senza dimora o prive aumentano coloro che dichiarano di loggio sono tra le prime a essere rin- (9,4%), ma ben 60.244 per morosità e
la vulnerabilità abitativa di alloggio. Vi sono anche situazioni di Esclusione e affanno non avere un domicilio stabile e si ap- viate. Si riscontrano ritardi nel rimbor- altra causa (88,9%). E rispetto al 2011,
in Italia. A diversi disagio abitativo sperimentate da per- L’esclusione abitativa è il gradino più poggiano da amici, dormono in rifugi so dei mutui, difficoltà nel pagare gli i provvedimenti di sfratto emessi era-
livelli.C’è fame di case, sone e famiglie che vivono in regolari basso di disagio, e coincide con le più di fortuna, in macchina o in strada. affitti, mancati pagamenti delle spese no cresciuti del +6,2%.
da parte dei molti alloggi, ma che incontrano difficoltà gravi situazioni di deprivazione allog- Alcuni di coloro che faticano a pagare condominiali, ecc. Da tali situazioni L’impoverimento determina an-
esclusi da un alloggio. di vario genere: aumentano le situa- giativa. In base a una rilevazione con- l’affitto finiscono in strada e, non tro- derivano casi sempre più numerosi di che un progressivo decadimento del-
le condizioni igienico-sanitarie delle
vando lavoro, finiscono per spostarsi
sfratto, di pignoramento giudiziario e
zioni di coabitazione forzata e sovraf-
dotta da Istat e Fio.psd, e finanziata
Ma chi ne possiede follamento, i casi di vera e propria da Caitas e ministero del welfare, le abitazioni e del livello di manuten-
o abita uno, fa sempre esclusione abitativa, le situazioni in persone senza dimora che, nei mesi In caso di affanno economico, le spese zione degli edifici: con il venire meno
più fatica a sostenerne cui non si riesce a far fronte alle spese di novembre-dicembre 2011, hanno per l’alloggio sono tra le prime a essere delle disponibilità economiche di
i costi. Caritas abitative, il peggioramento della qua- utilizzato almeno un servizio di men- rinviate. Si riscontrano ritardi nel rimborso molti nuclei, gli interventi di manu-
e Sicet-Cisl indagano lità degli alloggi, la difficoltà ad acce- sa o accoglienza notturna nei 158 co- dei mutui, difficoltà nel pagare gli affitti, tenzione esterna e interna degli edi-
il fenomeno dere al mercato immobiliare, ecc. muni italiani in cui è stata condotta mancati pagamenti di spese condominiali… fici tendono a essere rinviati, deter-
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