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nazionale Caritas e Sicet,
fame di case Indagine
da marzo
in 15 città
minando situazioni di oggettivo ri- gessature del mercato immobiliare: 1,4 milioni nel 2001 e si è ridotta pro-
schio per l’incolumità pubblica. la scarsa offerta di abitazioni in loca- gressivamente fino alle 925 mila del Caritas Italiana e Cisl-Sicet
zione a prezzi accessibili, l’elevato 2011, ma per il 2013 si prevedeva hanno siglato un’intesa
Convivenze e scarsa offerta costo medio delle abitazioni in com- scendesse sotto quota 900 mila. Ed è per realizzare un’indagine
Per ovviare a queste situazioni, anche pravendita e le sempre più elevate basso anche il tasso di realizzazione: congiunta, con lo scopo
a causa della carenza delle politiche barriere di accesso al credito deter- tra tutte le famiglie che nel 2012 han- di rilevare e approfondire
abitative pubbliche, sia quelle di minano, nel loro complesso, ulteriori no espresso una domanda di abita- la presenza di vecchi e nuo-
emergenza che quelle di più ampio elementi di disagio abitativo, ampia- zione, sono riuscite a effettuare l’ac- vi fenomeni di disagio abi-
respiro, appaiono sempre più diffuse mente rintracciabili nelle statistiche. quisto il 47% (erano il 57% nel 2011). tativo nell’universo dei loro
pratiche fai-da-te e soluzioni di ripie- Secondo i dati Nomisma, il calo Il problema, si diceva, è aggravato servizi di ascolto e di assi-
go, di carattere provvisorio. Nell’atte- del settore immobiliare, rispetto al dalla carenza di offerta residenziale stenza, alla luce dell’attuale
sa dell’assegnazione di una casa po- periodo pre-crisi, è stato molto forte: sociale pubblica: in Italia ci sono tra periodo di crisi.
polare o di interventi di sostegno de- in soli cinque anni, dal 2008 al 2012, i 30 e i 40 mila alloggi popolari sfitti, Verranno condotte inter-
gli enti pubblici, una delle possibilità il numero complessivo di transazioni a causa della confusione ammini- viste a un campione rappre-
è richiedere ospitalità ad amici o pa- economiche immobiliari in Italia si è strativa e del rinvio dei lavori di ri- sentativo di utenti Caritas
renti. Il fenomeno della coabitazione, ridimensionato del 40-50%. Sempre strutturazione da parte delle agenzie e associati Sicet, in 15 città
una volta limitato ai soli stranieri, si meno persone sono disposte a com- che si occupano di gestire le case po- metropolitane (Torino, Ge-
sta cominciando a diffondere con prare un’abitazione: il 79% delle 25 polari. E tutto questo mentre in fila nova, Trieste, Venezia, Mila-
una certa velocità anche tra gli italia- milioni di famiglie italiane vive in per riceverne una ci sono 650 mila no, Bologna, Firenze, Roma,
ni, evidenziando inaspettate capacità un’abitazione in proprietà, ma tale persone. A Milano, a fronte di una ri- Napoli, Cagliari, Bari, Reg-
di adattamento alla crisi economica. quota non sembra destinata a cre- chiesta stabile sulle 20 mila doman- gio Calabria, Catania, Mes-
Si riscopre l’ospitalità provvisoria. scere ulteriormente. La domanda de, riescono a entrare in un alloggio sina e Palermo). La raccolta
D’altro canto, una componente di espressa di abitazione ha fatto regi- popolare 700 famiglie ogni anno. dei dati partirà a marzo
difficoltà che caratterizza l’Italia, ri- strare un progressivo ridimensiona- L’avanzata della vulnerabilità abitati- e si concluderà a maggio:
spetto ad altri paesi, risiede nelle in- mento: secondo il Censis, era pari a va non conosce crisi… i primi risultati verranno
divulgati all’inizio dell’esta-
te, mentre la pubblicazione
del report finale è prevista
Asti punta su azioni di rete, per l’autunno 2014.
Grosseto previene gli sfratti

Il disagio abitativo incide anche in provincia. Tra i soggetti del privato ESTREMI RIMEDI
Striscioni pendono dai terrazzi
sociale attivi per chi ha problemi con la casa, molte Caritas diocesane ROMANO SICILIANI di un palazzo occupato
a Roma: le occupazioni sono
di Alberto Rizzardi strutturale per la casa che manca da L’evoluzione è stata piuttosto sempli- fondo anti-sfratti, sostenuto dalla in una novantina di mono e bilocali, Morandi –, fino a qualche anno gli
pratica diffusa nella capitale
n Italia la sofferenza abitativa
I non riguarda solo le grandi cit- decenni, tante sono le iniziative per ce: crisi vuol dire perdita del lavoro, Fondazione Cassa di risparmio di nuclei familiari in condizioni di emer- utenti che si rivolgevano a noi per la
cercare di rispondere ai crescenti bi-
Asti, nato per cercare d’intercettare e
tà. Se è vero, analizzando i dati
risorse finite, impossibilità di pagare
casa erano in maggioranza stranieri,
genza abitativa: un cuscinetto tra la
perdita della casa e l’assegnazione di
oggi la metà sono italiani. Da tempo
sogni abitativi. Da nord a sud. Ad
sugli sfratti del ministero del-
sostenere chi inizia ad avere difficoltà
un affitto. I soggetti senza rete fami-
l’interno, che Roma, Milano e
deboli e a maggior rischio di perdita
rio un centro d’accoglienza. Ma ab-
richieste di contributo erano 186, di
Torino guidano la classifica 2012 in Asti, per esempio (318 sfratti emessi liare alle spalle si sono rivelati i più a pagare l’affitto. A fine dicembre le un alloggio popolare. Ma non è tutto stiamo cercando di creare nel territo-
nel 2012 , appena 6 per finita locazio-
rose e fiori: «Inizialmente – spiega Sa-
termini assoluti, sino invece Prato, Lo- ne e una famiglia interessata ogni 307 della casa. Le istituzioni locali, ma cui 145 finanziate per 192 mila euro. brina Morandi, responsabile dell’Os- biamo incontrato tante difficoltà
di e Novara le città con il maggior nu- residenti), i progetti sono molteplici: anche il privato sociale, non riescono Tra i richiedenti molti stranieri, ma la servatorio delle povertà e delle risorse concrete, sebbene non nel dialogo
mero di sfratti in relazione al numero «Abbiamo iniziato da un coordina- a garantire una casa a tutti. C’è biso- maggior parte sono italiani. della Caritas diocesana – gli apparta- con le istituzioni».
di residenti con un canone di locazio- mento, anche tecnico, tra i vari centri gno di risposte abitative a monte, che menti erano destinati all’emergenza Si è così optato per soluzioni alter-
ne, seguite da Pavia, Rimini, Pistoia, d’ascolto della città – spiega Beppe tengano conto dei cambiamenti so- Il parcheggio e l’incuria abitativa per brevi periodi. Ma molte native: il progetto “Famiglie per la fa-
Vercelli, Terni, Cosenza, Varese, Avel- Amico, direttore della Caritas dioce- ciali. Occorrono idee, risorse e capa- A Grosseto, 400 chilometri più a sud, famiglie sono state abbandonate a lo- miglia” si occupa di nuclei alle prese
lino, Cremona e Lucca, solo per citar- sana – per dare risposte unificate. Nel cità di fare rete. L’incrocio tra bisogno la situazione non è tanto diversa. Da ro stesse e parcheggiate lì. Alcune con situazioni di disagio e un accor-
ne alcune. Non certo metropoli. 2010 avvertimmo che ci sarebbe sta- e offerta deve essere regolato, anche poco più di un anno Coeso – Società stanno bene, perché di fatto pagano do con l’azienda locale di edilizia re-
In attesa di un piano nazionale to un incremento del problema. tramite un accompagnamento delle della Salute (consorzio tra sei comuni poco o quasi nulla, ma tante altre vi- sidenziale pubblica consente alla Ca-
singole persone e famiglie. Ci vorreb- e l’Asl locale) gestisce per conto del co- vono questa situazione con disagio». E ritas di farsi garante e pagare affitti,
Nella provincia piemontese, la Caritas be un percorso che unisca le logiche mune capoluogo la questione casa. la struttura manifesta sintomi di vec- attingendo a un fondo dedicato, per
gestisce un fondo anti-sfratti: tra dei proprietari d’immobili e le neces- Gestisce anche gli alloggi dell’ex resi- chiaia e incuria, oltre a dover fare i evitare sfratti, a fronte dell’impegno
i richiedenti la maggior parte sono italiani. sità di chi ha bisogno. Altrimenti la si- dence turistico “Il Poggio”, in località conti con problemi di sovrappopola- delle famiglie a pagare le rate succes-
In Maremma, un progetto attiva le famiglie. tuazione non può che peggiorare». Roselle, struttura acquistata dal comu- zione, di violenza e di droga. sive. Si tamponano le emergenze, in
E intanto Caritas garantisce gli affitti La Caritas diocesana gestisce un ne di Grosseto nel 2001, che accoglie, «Come tendenza generale – spiega attesa di tempi migliori.
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