Home Page » Attivita' » Progetti » Italia » Emergenza COVID-19 » L'impegno Caritas » Nel mondo » Grecia, il Covid riapre gli incubi » Terremoto tra Samos e Smirne, danni pesanti 
Terremoto tra Samos e Smirne, danni pesanti   versione testuale
24 novembre 2020
In un contesto già profondamente colpito dall’emergenza Covid-19 e da una crisi migratoria che non accinge a calmarsi, è arrivata la violenta scossa di terremoto, verificatasi venerdì 30 ottobre nel Mar Egeo. Il sisma ha contribuito a minare ulteriormente la stabilità sociale del paese. L’epicentro del terremoto si è verificato in una zona compresa tra l’isola di Samos e la città turca di Smirne (Izmir) e ha causato anche un mini-tsunami, che ha finito per allagare alcuni quartieri di Samos e una zona residenziale della città turca. I danni più gravi li ha riportati Smirne, dove sono crollati diversi palazzi, ciò che ha provocato numerosi feriti e anche alcune vittime. Il parroco di Smirne, monsignor Lorenzo Piretto, ha confermato che il terremoto è stato molto violento e abbastanza lungo.
La forte scossa ha provocato alcuni danni anche a Samos, dove una parete della chiesa della Pangea Theotokou a Karlovassi è crollata e parte della rete stradale è risultata danneggiata. Secondo i dati forniti dalle autorità locali, sono stati registrati alcuni feriti e due vittime.
Caritas Italiana è stata in contatto sin dai primi momenti successivi al terremoto sia con Caritas Grecia sia con Caritas Turchia. Gli operatori e i volontari Caritas continuano a fornire il loro supporto alle comunità colpite, in collaborazione con le autorità locali e le realtà ecclesiali. Caritas Grecia è presente a Samos ormai da anni, con progetti e iniziative a supporto dei migranti, dato che l’isola è una delle principali mete, insieme a Lesbo e Kios, dei migranti che dalle coste della Turchia cercano di raggiungere la Grecia. Invece a Smirne è presente la locale Caritas diocesana, che da anni opera al fianco dei più bisognosi e, anche in questo caso, dei migranti presenti nel territorio.