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Migrazioni - integrazione - sviluppo   versione testuale
 Le migrazioni stanno profondamente caratterizzando l'epoca in cui viviamo. Non si tratta di un fenomeno nuovo nella storia dell'umanità, ma le dinamiche di un mondo sempre più globalizzato le rendono centrali nell'attuale fase storica. Il primo passaggio da compiere è quello di una conoscenza del fenomeno, sulla base di dati e fatti che non sempre trovano piena rappresentazione nel dibattito pubblico: questo è l'obiettivo primario del portale CaritasInMigration. Si tratta però anche di riflettere sul rapporto che esiste tra i fenomeni di mobilità umana e i processi di cambiamento sociale e sviluppo. Si tratta di un tema controverso: si sente spesso ripetere da una parte quanto l'immigrazione incontrollata rappresenti una minaccia per il nostro sviluppo, oppure di quanto proprio per garantire un certo livello di sviluppo economico sia necessario un certo flusso di migranti... Un argomento utilizzato spesso nel dibattito pubblico è quello per cui la migrazione può essere fermata solo diminuendo i livelli di povertà nei paesi di partenza e transito, ma qual'è il vero impatto della migrazione sullo sviluppo dei paesi coinvolti nei grandi flussi umani dei nostri tempi?
 
Caritas Italiana è impegnata nella difesa della dignità di ogni donna ed ogni uomo, e nel promuovere percorsi di sviluppo giusto e inclusivo. Si tratta dunque non soltanto di porre nuovamente al centro una corretta informazione sul fenomeno della mobilità umana, quanto anche di trovare delle chiavi di lettura e una prospettiva concreta, che ci permetta di cogliere i 'segni dei tempi', affrontando con realismo le questioni che si pongono e valorizzando le opportunità che ci vengono proposte da un mondo in cambiamento. Le migrazioni non sono qualcosa per cui essere 'a favore' oppure 'contro... sono un fenomeno che esiste e che va gestito per poterne cogliere le opportunità a vantaggio di tutti gli abitanti del pianeta: una società globale più sicura è una società globale in grado di affrontare le sfide delle migrazioni, dell'accoglienza, dell'integrazione. Questo è il motivo fondamentale dell'impegno di Caritas Italiana, che si è recentemente concretizzato nel progetto MIND, una iniziativa sviluppata assieme a molte altre Caritas Europee. Il progetto ha rappresentato l'occasione per riflettere intorno alle molte parole e ai molti significati che si trovano collegati all'idea di migrazione in un dibattito pubblico spesso polarizzato e controverso. Queste parole e questi significati possono essere esplorati nella 'nuvola di parole'.
 
Una indagine più approfondita è stata fatta anche per rispondere ad alcune domande importanti e difficili: qual'è il contributo della mobilità umana nei paesi di arrivo, di partenza, di transito? Quali sono i fattori che facilitano oppure ostacolano questo contributo? Ma soprattutto, come viene percepito e compreso tutto questo all'interno della società, in Europa e in Italia? I risultati di questa riflessione sono riportati sul rapporto Common Home, disponibile sia in italiano che in inglese. Questo rapporta evidenzia potenzialità ma anche limiti e tensioni che emergono nelle società di ogni paese. Ma evidenzia anche che non è possibile trattare le migrazioni come 'causa unica' di queste tensioni e contraddizioni: la mobilità umana è allo stesso tempo causa e conseguenza dei grandi fenomeni che accompagnano la globalizzazione. Fenomeni che - la storia insegna - non possono essere 'fermati', ma devono essere compresi e gestiti. E' possibile anche consultare il rapporto europeo, dove si offre una panoramica della situazione nei vari paesi che hanno partecipato al progetto. 
 
L'attenzione ai temi della migrazione è stata sviluppata negli ultimi anni da una grande campagna globale, promossa da Caritas Internationalis a seguito di un appello di papa Francesco. Il titolo - e il senso - di questa campagna è quello di 'condividere il viaggio' (Share the Journey), con tante persone che nel tempo in cui viviamo sono costrette o scelgono di migrare in altri paesi o in altri continenti.
  
 

Per maggiori informazioni: areainternazionale@caritas.it