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Lunedì 9 Agosto 2010
Alluvioni in Pakistan: gli interventi della Caritas   versione testuale
Le inondazioni che nell'agosto 2010 hanno colpito il Pakistan hanno distrutto o danneggiato 1,9 milioni di case e almeno sette milioni di persone sono rimaste senza un tetto. Oltre 2000 le vittime.
   
Centinaia di migliaia di sfollati sono stati costretti a restare nei campi per tutto l'inverno. È stato il peggior disastro a memoria d'uomo nel Paese, che ha coinvolto circa 20 milioni di persone. Abitazioni distrutte, perdita di raccolti e capi di bestiame, vie di comunicazione interrotte e rischio epidemie per la mancanza di acqua potabile e le difficili condizioni igienico-sanitarie.
  
Caritas Pakistan, con il sostegno delle altre Caritas, tra cui anche Caritas Italiana, è intervenuta in una prima fase con un piano di aiuti a beneficio di 360.000 persone per sei mesi, con un costo pari a 10,6 milioni di euro. L'intervento è consistito nella distribuzione di cibo, tende, kit igienico-sanitari, medicinali, oltre che assistenza sanitaria in 22 campi e riabilitazioni infrastrutturali.
  
In una seconda fase si è interventi nella ricostruzione e la riabilitazione di alloggi, scuole, centri sanitari, sistemi di fornitura di acqua e il sostegno alla riattivazione di attività per l’autosostentamento delle persone colpite soprattutto nell’ambito dell’agricoltura.
  
Sin dall'inizio di questa emergenza la Conferenza Episcopale Italiana si è attivata stanziando un milione di euro e invitando le comunità ecclesiali alla preghiera e al sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana.