
La CARITAS DIOCESANA DI ROMA ha presentato alla Regione Lazio un documento programmatico per riaffermare un principio che non può più essere rimandato: la salute mentale è un diritto fondamentale, ancora troppo spesso negato.
A Roma e nel Lazio migliaia di persone vivono un disagio psichico senza ricevere l’ascolto e le cure di cui hanno bisogno. Le famiglie coinvolte sono almeno 45.000 nella Capitale e 70.000 in tutta la regione, e il numero continua a crescere, soprattutto tra i più giovani.
Coordinato dal direttore Giustino Trincia, il documento nasce da un lavoro condiviso di operatori e volontari che ogni giorno incontrano la sofferenza, nelle case, nei centri di accoglienza, negli ospedali.
Raccoglie un appello chiaro: mettere la persona al centro, garantire cure accessibili e tempestive, superare ogni forma di contenzione e costruire percorsi di accompagnamento fondati sulla relazione e sul rispetto.
“Non possiamo rassegnarci a un sistema che lascia indietro chi è più fragile – afferma la Caritas di Roma – la salute mentale non è solo un tema sanitario, ma una responsabilità comune che interpella la società, la Chiesa e le istituzioni”.
Con questo spirito, la Caritas chiede alla Regione Lazio di integrare la salute mentale nel Piano Sociale Regionale 2025-2027, rafforzando la collaborazione tra sanità, servizi sociali e territorio.
Perché curare è innanzitutto prendersi cura — e restituire a ogni persona la possibilità di vivere con dignità, fiducia e speranza.
Aggiornato il 10 Ottobre 2025