Bilancio sociale

Premessa al bilancio sociale 2022

Nel 2022 abbiamo cercato di andare in cerca dei più fragili, fino alle frontiere più difficili, per renderli protagonisti della propria vita, camminare insieme a loro, ripartire da loro, tenendo presente la via del Vangelo e tenendo aperta la via della creatività.

Nell’era della complessità e delle crisi questo ha voluto dire ritornare alle origini, da dove trarre nuova linfa per riuscire a leggere e ad agire nel presente, guardando al futuro, con speranza e senza preclusioni.

Alla luce di queste considerazioni il Bilancio Sociale diventa uno strumento importante di valutazione e comunicazione, un elemento di condivisione e riflessione sugli obiettivi, le sfide, i traguardi e anche le difficoltà di un anno intenso. Alle pesanti conseguenze della pandemia sullo scenario socioeconomico, si è aggiunto infatti il dramma della guerra in Ucraina, la pesante situazione dei molti profughi, la crisi energetica, il fragile equilibrio nella politica estera.

Tutto questo in un panorama funestato da un sempre maggior numero di sanguinosi conflitti, in cui la crisi ambientale ha colpito a livello globale ecosistemi già fragili e la vita di molte comunità già pesantemente penalizzate da dinamiche economiche che continuano a produrre diseguaglianza e morte.

Di fronte alle inevitabili migrazioni non si è riusciti a trovare risposte politiche unitarie tra gli Stati e continuiamo ad assistere a naufragi e morti in mare, perseverando in pericolose tentazioni di chiusura, esclusione, disgregazione sociale.

Nel nostro Paese, come ci confermano i nostri Centri di ascolto, la povertà è sempre più multidimensionale, si è fatta orizzontale, coinvolgendo porzioni sempre più ampie di popolazione, con un’incidenza particolarmente grave sui minori.

Sono cresciuti i divari territoriali, le diseguaglianze e le forme di disgregazione sociale e stigma nei confronti delle persone vulnerabili, insieme a una preoccupante e generalizzata sfiducia nei confronti della politica e delle forme di partecipazione.

Abbiamo assistito ad una “fragilizzazione sistemica”, che ha fortemente incrinato la fiducia nel futuro soprattutto tra i giovani, rendendo difficile spesso la costruzione di rapporti sociali, la partecipazione e l’esercizio di una cittadinanza attiva e competente. Ma è stato anche un anno di nuove opportunità che ha visto belle testimonianze di solidarietà, dialogo, accoglienza, dentro la prospettiva sinodale, con l’intera Chiesa in atteggiamento di ascolto e di condivisione.

Un anno pieno di esperienze, conoscenze, relazioni che in queste pagine abbiamo cercato di mettere in rilievo, anche per dire un grazie che si allarga a cerchi concentrici. Va alle Caritas diocesane per la ricchezza di iniziative, progetti, incontri, con un impegno quotidiano e costante sui territori per una carità realmente generativa e inclusiva. Poi si estende alle Caritas di altri Paesi per la loro opera preziosa in contesti critici e difficili. Infine raggiunge quanti ci hanno accompagnato con la preghiera, con gesti e contributi solidali consentendoci di realizzare gli interventi in favore dei più poveri e meno tutelati che qui abbiamo riportato.

Naturalmente questa è solo una goccia che si deve aggiungere a quanto tutti insieme possiamo fare, un tassello nella costruzione di un ecosistema favorevole all’uomo, verso una “ecologia integrale” in cui il valore della solidarietà unito a quello dell’assunzione di responsabilità – personale e collettiva – possono produrre risultati concreti.

Proprio per questo, al di là dei dati, delle cifre e al di là delle percentuali degli aiuti materiali, emerge l’importanza dell’ascolto, dell’incontro, del camminare insieme e soprattutto del costruire insieme nuove opportunità.

Papa Francesco, nell’enciclica Fratelli tutti al n.116, ci ricorda che «Solidarietà è una parola che esprime molto più che alcuni atti di generosità sporadici (…). È anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, della terra e della casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. La solidarietà, intesa nel suo senso più profondo, è un modo di fare la storia». In questo contesto, così complesso ma anche così sfidante, le Caritas ci sono e vogliono esserci. Senza autoreferenzialità, con corresponsabilità, partendo proprio dai volti e dalle storie che abbiamo incontrato e incontriamo per rimetterli al centro della comunità, come luogo in cui co-progettare, ricomporre le fratture, mettere a sistema, includere e valorizzare. Così le pietre di scarto potranno davvero diventare testate d’angolo.

Don Marco Pagniello
Direttore di Caritas Italiana

 

Documentazione

Bilancio sociale 2022

Bilancio sociale 2021

 

Trasparenza

2022
Bilancio consuntivo 2022
Relazione del Collegio dei revisori dei conti al bilancio chiuso al 31 dicembre 2022
Relazione del revisore indipendente
Bilancio ramo istituzionale e ramo Onlus
Contributi pubblici ricevuti 2022

2021
Bilancio consuntivo 2021
Relazione del Collegio dei revisori dei conti al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021
Relazione del revisore indipendente
Bilancio ramo istituzionale e ramo Onlus
Contributi pubblici ricevuti 2021

2020
Bilancio consuntivo 2020
Elenco contributi pubblici ex L. 124/2017 anni 2018 – 2020
Bilancio ramo istituzionale e ramo Onlus

2019
Premessa al bilancio 2019
Bilancio 2019 con nota integrativa