
Il mondo vive uno dei momenti più bui dalla Seconda guerra mondiale.
Dalla Striscia di Gaza al Sahel, dal Sudan ad Haiti, fino al Corno d’Africa: la storia è attraversata da conflitti che lasciano ferite profonde. Tanti civili muoiono, in gran parte donne e bambini, non solo sotto le bombe, ma anche di fame, usata ormai come strumento di guerra.
Eppure, persino in mezzo a tanta distruzione, segni di speranza e resilienza resistono: nei campi profughi, lungo le rotte migratorie, nelle città ferite dai conflitti. Raccontare queste storie è difficile, ma necessario. È questa la sfida al centro del convegno “Comunicare la speranza. Dare un futuro ai bambini”, in programma venerdì 12 settembre a San Gavino.
All’incontro interverranno voci autorevoli del mondo della comunicazione: Andrea Iacomini, portavoce di UNICEF Italia, e Francesca Ghirardelli, giornalista di Avvenire, che da anni raccontano con professionalità e passione le realtà più fragili, dai luoghi dove i diritti vengono negati.
Con loro dialogheranno il vescovo di Ales-Terralba, mons. Roberto Carboni, la presidente di Assostampa Sarda Simonetta Selloni, il delegato regionale FISC Roberto Comparetti e il presidente UCSI Sardegna Andrea Pala.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Santa Mariaquas insieme a Il Nuovo Cammino, l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, l’Ufficio Informatico e la CARITAS DIOCESANA DI ALES- TERRALBA, l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, l’Istituto di Scienze Religiose “Mons. G.M. Pilo”, UCSI Sardegna e FISC Sardegna.
“Il mondo si può cambiare un passo alla volta, una parola alla volta.”– si legge nel comunicato – “Il compito dei giornalisti può essere determinante, nel raccontare le ingiustizie ma anche la resilienza, il coraggio, la forza e la voglia di vivere degli ultimi, dei fragili, delle vittime di tutte le guerre. Per fare del giornalismo un segno di speranza”.
12 SETTEMBRE | SAN GAVINO Centro Pastorale diocesano (via Diana 9) | ore 18
Aggiornato il 9 Settembre 2025