Domenica 26 ottobre si è svolto il convegno “Per una pace disarmata e disarmante”, promosso dalla CARITAS DIOCESANA DI FIRENZE e dall’Ufficio per la Pastorale delle Migrazioni, con il patrocinio della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Un incontro di riflessione per riaffermare il valore della pace come scelta quotidiana, in un mondo attraversato da oltre cinquanta conflitti nel mondo che continuano a provocare dolore, ingiustizia e migrazioni forzate.
Ad aprire l’incontro è stato Marzio Mori, direttore della Caritas diocesana di Firenze, che ha richiamato con forza l’urgenza di un impegno collettivo:
“È tempo di scommettere su una pace fondata sulla giustizia e sulla nonviolenza, come ci insegnava don Tonino Bello. Dobbiamo alzarci in piedi e dire con chiarezza che tutto questo non lo accettiamo più.”
Uno dei momenti più intensi è stato l’intervento di due giovani operatrici in Servizio Civile Universale provenienti da Gaza, che hanno portato testimonianze dirette della vita quotidiana in un contesto di guerra: storie di paura ma anche di resilienza, di comunità che resistono e continuano a sperare.
Il convegno ha rappresentato anche l’occasione per rilanciare la Scuola Permanente di Educazione alla Pace, un percorso promosso dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’Istituto di Ricerca in Teologia Sociale.
Papa Francesco ci ricorda che «ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato» (Fratelli tutti, 261) e che la pace non è solo assenza di conflitto, ma costruzione quotidiana di giustizia, equità e fraternità. Per questo, come comunità cristiana e come rete Caritas, siamo chiamati non solo ad accogliere chi fugge, ma anche ad agire sulle cause strutturali delle guerre e delle disuguaglianze: a promuovere modelli di sviluppo sostenibili, a sostenere percorsi di cooperazione internazionale, a costruire ponti e non muri.
Guardare alle radici dei conflitti significa scegliere di non restare indifferenti. Significa credere che la pace è possibile se diventa responsabilità condivisa. Solo affrontando le cause profonde della violenza e dell’ingiustizia potremo restituire a milioni di persone il diritto fondamentale di vivere nella propria terra, in sicurezza e dignità.
Il convegno si è concluso con un momento di preghiera interreligiosa, segno di un cammino comune tra fedi e culture diverse.
La Caritas diocesana di Firenze intende dare continuità a questo impegno, coinvolgendo comunità, giovani e operatori pastorali in iniziative di formazione, dialogo e azione concreta per promuovere una cultura della pace.
Aggiornato il 27 Ottobre 2025
