31 Ottobre 2023

Repubblica Democratica del Congo

Dall’inizio del 2025 l’Est della Repubblica Democratica del Congo (RDC) è teatro di una nuova fase acuta del conflitto armato, culminata con la presa delle città di Goma e Bukavu da parte del gruppo ribelle M23, movimento armato di etnia tutsi nato nel 2012 e ritenuto sostenuto dal governo ruandese. Dopo una fase di stallo, il 23 aprile anche il M23 ha accettato un cessate il fuoco formale, ma gli scontri proseguono in diverse aree del Nord e Sud Kivu con nuovi villaggi finiti sotto il controllo dei ribelli. Inoltre nel Kivu e più a nord nell’Ituri, operano decine di altri gruppi armati di diverse affiliazioni che colpiscono i civili .

Le violenze stanno colpendo duramente la popolazione civile, con gravi violazioni dei diritti umani, tra cui violenze sessuali, reclutamento forzato di minori, rapimenti e attacchi a ospedali

Crisi umanitaria

Le conseguenze umanitarie sono drammatiche: milioni di persone in fuga di cui molti già sfollati da precedenti conflitti. In migliaia hanno cercato rifugio nei Paesi vicini, principalmente Burundi e Uganda.
Le condizioni di vita per chi è fuggito o rientrato nei villaggi sono estremamente precarie: mancano acqua potabile, cibo, assistenza medica e mezzi di sussistenza. Epidemie di colera, Mpox e antrace aggravano ulteriormente la situazione, in un contesto dove le strutture sanitarie sono sovraccariche e prive di risorse. I bambini sono tra le vittime principali: 795.000 nel Nord Kivu non frequentano più la scuola, mentre almeno 80 scuole sono state danneggiate o distrutte.

La risposta della rete Caritas

La rete Caritas, guidata dalla Caritas nazionale congolese, ha attivato un piano d’emergenza multisettoriale che copre solo parzialmente i bisogni finanziari esistenti. Il piano prevede interventi nei settori della salute, dell’accesso all’acqua, dell’assistenza alimentare e dell’educazione.

Caritas Italiana è fortemente impegnata a fianco della popolazione congolese da molti anni, a seguito della crisi attuale:

  • Ha contribuito con 200.000 euro al piano di emergenza della Caritas Congo RD, sostenendo interventi nei centri collettivi e nei villaggi più colpiti.
  • Ha finanziato una clinica mobile, operativa nei quartieri più poveri di Goma, dove le strutture ospedaliere sono in parte distrutte o inaccessibili.
  • Ha supportato la distribuzione quotidiana di acqua potabile e la fornitura di cibo e kit essenziali alle famiglie più vulnerabili.
  • Ha sostenuto con 70.000 euro Caritas Burundi, impegnata nell’assistenza ai rifugiati congolesi, tramite distribuzione di cibo, e beni di prima necessità.
  • In ambito educativo, ha promosso la distribuzione di materiale scolastico a 1.000 bambini in collaborazione con le scuole locali.

Caritas Italiana segue da vicino l’evoluzione della crisi, mantenendo un costante collegamento con le Caritas locali e con i partner internazionali.

L’impegno per la pace

La Chiesa congolese, tramite la Conferenza Episcopale (CENCO) e la Chiesa di Cristo (ECC), ha rilanciato un Patto per la pace e la convivenza nella regione dei Grandi Laghi, basato sul dialogo, la giustizia sociale e il rispetto delle diversità. Il Patto è sostenuto da Caritas Italiana, che chiede alle parti in conflitto un cessate il fuoco immediato e duraturo e alla comunità internazionale – in particolare all’Unione Europea – di sospendere gli accordi sui minerali critici con il Ruanda, se collegati a sfruttamenti illeciti nelle zone di conflitto.

Caritas Italiana ribadisce l’urgenza di rilanciare il dialogo politico e promuovere la diplomazia, sostenendo il lavoro della Chiesa locale, delle comunità religiose e della società civile che ogni giorno si spendono per una pace duratura.

 

Aggiornato il 4 Agosto 2025