
Il Centro Fernandes di Castel Volturno è un’”opera-segno” della Chiesa di Capua. La mattina del 12 agosto ha fatto sfondo a un nuovo segno importante, un incontro tra le ragazze e i ragazzi ucraini accolti nell’ambito del progetto nazionale “È più bello insieme” e diversi ospiti d’eccezione, tra i quali il card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, Andrii Yurash, Ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede e altri ancora, accolti dall’arcivescovo Pietro Lagnese e dai rappresentanti del Centro e dei servizi diocesani.
Ha presentato il progetto “È più bello insieme” don Marco Pagniello. Un’iniziativa, ha detto ringraziando tutti per la collaborazione, che vuole dare sostanza alla fraternità, una realtà da vivere, “perché crediamo che solo attraverso la fraternità ci possa essere pace. Ecco perché per noi questa è un’esperienza di pace”.
Il card. Zuppi si è rivolto ai piccoli con parole essenziali, di cui è bene che anche i “grandi” prendano nota:
Che cosa è la guerra? La guerra rende tutto brutto. Tutto, qualche volta anche se stessi. Chi deve fare la guerra diventa cattivo e fa delle cose che non avrebbe mai pensato di fare e che non vorrebbe fare. La guerra rende tutto senza colori. La guerra fa pensare sempre alle cose più negative.
E la pace cos’è? La pace vuol dire cominciare a guardare gli altri con fiducia, con gioia. La pace significa che uno guarda al proprio futuro con speranza. Qualche volta la pace sembra proprio troppo lontana. Io sono contento davvero che grazie alla Caritas, alle diocesi, all’Ambasciata… qui vediamo che la pace c’è. Che la pace non è un sogno.
Dentro di noi ci sono tante ferite. Qualche volta ci fanno tanto male. Soprattutto se pensiamo a delle persone importanti che non ci sono più. Questo ci fa tanto male al cuore. E qualche volta ci rende più duri. Perché quelle ferite fanno male. Qualche volta ci fanno pensare alla vendetta. E così però il male aumenta.
Allora vorrei che voi sentiate l’amore che guarisce le ferite. Ci vuole del tempo perché le ferite gueriscano, ma l’amore guerisce tutto. E Dio vuole che l’amore sia nel cuore di ognuno di noi. E che impariamo di nuovo a volerci bene tutti quanti. Noi siamo contenti se possiamo fare qualcosa per voi e per aiutarvi a guarire dentro.
E sono sicuro che questo è un piccolo grande passo per la pace.
Prima mi hanno chiesto che cosa penso dei “grandi” che devono fare le “cose grandi”… Io penso che le “cose grandi” sono queste qua. Che i “grandi grandi” si mettano subito a fare la pace. Sempre una pace giusta, una pace che guarda al futuro.
Il centro Fernandes, per ricordare questo tempo di accoglienza e fraternità ha preparato un murales che sottolinea l’importanza della pace. Tra i primi a mettere la loro firma sul murales proprio il card. Zuppi e don Marco.
In seguito nella cappella del centro la preghiera in lingua ucraina. Altra semplice ma importante occasione per pregare per la pace.
L’incontro a Castel Volturno ha dato occasione a un colloquio privato tra il Cardinale e l’Ambasciatore ucraino presso la Santa Sede. Per contribuire a che anche i “grandi” possano fare “cose grandi”.
Aggiornato il 12 Agosto 2025