
Si sono chiusi martedì 6 maggio gli incontri dei cardinali che precedono l’elezione del nuovo papa.
Nella congregazione del 5 maggio è stato messo in evidenza anche il ruolo fondamentale della Caritas, «chiamata non solo a soccorrere, ma a difendere i poveri, testimoniando la giustizia del Vangelo».
In quella del 6 maggio, l’ultima prima del voto, si è parlato della Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebra la domenica precedente la solennità di Cristo Re: si è sottolineato quanto queste due ricorrenze possano essere lette in relazione tra loro, riconoscendo la presenza viva di Cristo nei poveri e ricordando che la vera regalità del Vangelo si manifesta nel servizio.
Tra le urgenze pastorali, è stato ribadito anche l’impegno per affrontare con decisione il cambiamento climatico, riconosciuto come una sfida globale ed ecclesiale.
La congregazione si è conclusa con la lettura di una dichiarazione ufficiale: un appello rivolto alle parti coinvolte in vari conflitti internazionali. I cardinali hanno invocato il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati che portino a una pace giusta e duratura, nel rispetto della dignità umana e del bene comune.
Formuliamo un sentito appello a tutte le parti coinvolte affinché si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero.
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L’amore che si esprime nel servizio
Nella sua omelia per la messa pro eligendo pontifice, la mattina del 7 maggio, il cardinale decano Giovanni Battista Re ha sottolineato come l’amore (in latino “caritas”) sia “la sola forza capace di cambiare il mondo”:
L’amore, che Gesù rivela, non conosce limiti e deve caratterizzare i pensieri e l’azione di tutti i suoi discepoli, i quali nel loro comportamento devono sempre mostrare un amore autentico e impegnarsi per la costruzione di una nuova civiltà, quella che Paolo VI chiamò “civiltà dell’amore”.
L’amore è la sola forza capace di cambiare il mondo. Gesù ci ha dato l’esempio di questo amore all’inizio dell’ultima cena con un gesto sorprendente: si è abbassato al servizio degli altri, lavando i piedi agli Apostoli, senza discriminazioni.

Aggiornato il 7 Maggio 2025