
La chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza è stata colpita questa mattina intorno alle 10 (ora italiana) da un raid israeliano.
Si registrano vittime (tre morti confermati) e panico tra le centinaia di civili sfollati, assistiti dalla Caritas e rifugiati nel compound. Ferito nell’attacco anche il parroco della comunità, padre Gabriel Romanelli. Aveva avvertito, nelle scorse ore, di rimanere al chiuso, scongiurando così il verificarsi di un massacro.
Caritas Italiana condivide e sostiene l’appello di Caritas Gerusalemme chiedendo – come si legge in una nota – “con urgenza di rispettare e proteggere i luoghi di culto e i rifugi umanitari. Colpire o mettere in pericolo civili in cerca di protezione è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e un attacco diretto alla dignità umana”.

La situazione resta critica e Caritas Gerusalemme sta monitorando attentamente gli sviluppi, in attesa di ulteriori aggiornamenti dal proprio team sul campo.
Nell’ultimo decennio l’impegno di Caritas Italiana in Terra Santa è stato continuo e resta tuttora attivo. Assicura un sostegno diretto ai progetti di Caritas Gerusalemme e di altri partner della società civile palestinese ed israeliana.
Nel rivolgere un particolare pensiero a coloro che soffrono e ai feriti, la Presidenza CEI condanna fermamente le violenze che continuano a seminare distruzione e morte tra la popolazione della Striscia di Gaza. Si appella alle parti coinvolte e alla Comunità Internazionale affinché tacciano le armi e si avvii un negoziato, unica strada possibile per giungere alla pace.
Aggiornato il 21 Luglio 2025