8 Ottobre 2025

La sfida del contrasto alla povertà. Dati, esperienze, prospettive

Presentato il Rapporto Caritas 2025 sulle politiche contro la povertà in Italia

In occasione della presentazione – Roma, 8 ottobre – del Rapporto dedicato alle politiche di contrasto alla povertà, Caritas Italiana offre un primo bilancio sull’Assegno di Inclusione (ADI), introdotto a gennaio 2024. La riforma, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, ha segnato un cambio di paradigma: dal principio universalistico dell’aiuto a tutti i poveri a un approccio categoriale, riservato solo ad alcune tipologie familiari.

I dati raccolti da Caritas evidenziano una contrazione della platea dei beneficiari del 40-47%, senza che questo abbia migliorato l’efficacia nel raggiungere i più fragili. Sono infatti escluse molte famiglie in età da lavoro senza figli, lavoratori poveri, stranieri e nuclei residenti nel Centro-Nord. In particolare, le famiglie straniere – pur con un allentamento del requisito di residenza – risultano ulteriormente penalizzate dalla nuova scala di equivalenza.

Il Rapporto sottolinea come, in questo scenario, Caritas sia tornata a svolgere un ruolo di “paracadute” sociale, registrando un aumento delle richieste di aiuto per beni primari come cibo, affitto e utenze. Un’inversione di tendenza preoccupante che rischia di ridurre lo spazio per l’accompagnamento personalizzato verso l’autonomia.

Anche il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) mostra alcuni limiti: bassa partecipazione, percorsi poco incisivi e scarse opportunità occupazionali stabili. Più che un trampolino verso l’inclusione, rischia di essere percepito come un sostegno temporaneo e inefficace.

Caritas Italiana richiama l’attenzione sulla necessità di politiche inclusive, coordinate e basate sui reali bisogni delle persone, per garantire a tutti, e non solo ad alcuni, il diritto a un’esistenza dignitosa.

  • Guarda l’introduzione di mons. Carlo Redaelli:

Aggiornato il 8 Ottobre 2025