Lavoro, solidarietà e cura dei beni comuni: sono questi i valori al centro delle due iniziative realizzate nelle scorse settimane dai Custodi del Bello di Matera, protagonisti di un percorso che ha saputo unire inclusione sociale, partecipazione civica e valorizzazione del territorio.
La raccolta delle olive all’interno del Parco Teresa Vezzoso, trasformata in un’esperienza di collaborazione e condivisione, ha portato alla donazione di 100 litri di olio alle mense della CARITAS DIOCESNA DI MATERA-IRSINA.
Fondamentale il ruolo del Comune di Matera, che ha messo a disposizione il Parco Teresa Vezzoso e sostenuto un modello partecipato di gestione dei beni comuni, facilitando il coordinamento delle attività e accompagnando il gruppo dei Custodi del Bello durante le fasi operative di raccolta e manutenzione.
Nel corso della stessa giornata è stata inaugurata una scultura in tufo dedicata all’Anno del Giubileo, realizzata sempre dai Custodi del Bello nei mesi precedenti, valorizzando le competenze artistiche presenti nel gruppo.
L’opera richiama pienamente il significato dell’Anno del Giubileo, tempo di speranza e riconciliazione. Come ricordato dal Vescovo Mons. Benoni Ambăruș, restaurare la bellezza significa non solo prendersi cura degli spazi urbani, ma anche rigenerare le persone, valorizzarne i talenti e creare nuove opportunità di inclusione.
La raccolta delle olive e la donazione dell’olio alla Caritas, insieme alla realizzazione dell’opera per il Giubileo, rappresentano esempi concreti di come la cura del territorio possa generare solidarietà e coesione sociale».
«Quanto accaduto a Matera racconta in modo autentico cosa sono i Custodi del Bello – ha dichiarato Luciano Marzi, portavoce nazionale del progetto – persone che, partendo da una condizione di fragilità, diventano protagoniste di percorsi di cura, solidarietà e rigenerazione delle comunità. La donazione dell’olio alle mense Caritas è un gesto di grande valore simbolico e concreto».
La presenza dei Custodi del Bello a Matera è stata possibile grazie al sostegno di Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud, che hanno creduto in un modello capace di tenere insieme inclusione sociale, valorizzazione dei beni comuni e partecipazione attiva delle comunità locali.
Aggiornato il 16 Dicembre 2025