
In questi giorni molte giovani e molti giovani finiscono l’esperienza del servizio civile e altrettanti si apprestano a intraprendere la strada che per un anno li metterà a contatto con una nuova realtà.
Caritas Italiana, col suo direttore don Marco Pagniello, accoglie ragazzi e ragazze che iniziano il loro percorso nei progetti Caritas, in tutta Italia (oltre mille giovani), il 28 maggio, con questa lettera:
Cara volontaria, caro volontario,
desidero accoglierti in questa esperienza e dare inizio al tuo servizio civile come operatore volontario con un sentimento di profonda gratitudine. Grazie per aver scelto di arricchire l’esperienza del cammino Caritas con la forza del tuo entusiasmo e la ricchezza dei tuoi talenti.
Mentre penso a te e a ciò che ti attende, mi viene in mente una canzone che ha accompagnato tanti della mia generazione: “La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso. La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare”, cantava Francesco De Gregori. Quelle parole le ascoltavamo con le cuffie collegate a un Walkman, spesso camminando per le nostre città, con il mondo che cambiava attorno a noi.

Oggi le vostre canzoni arrivano attraverso lo streaming delle piattaforme online, nelle cuffiette leggere che portate ovunque. Forse trascorrete ore a lasciare che Geolier, Marracash, Madame traducano in voce e musica le emozioni. Ma la sete di senso è la stessa.
Quest’anno è nei margini, nelle ferite, nelle mani che chiedono ascolto che cercherai il tuo posto nel mondo, il tuo modo di esprimere te stesso, ma anche negli sguardi che ti restituiranno fiducia, nei legami che nasceranno, nella bellezza inaspettata che sboccia dove meno te l’aspetti. Non restare fermo. Scegli di essere come quelle “onde nel mare” che muovono le acque e generano un sano e vitale movimento.
Ti invito a camminare accanto a chi incontrerai, con rispetto e senza fretta. Questo servizio sarà, per molti versi, anche un pellegrinaggio interiore: ti porterà a rimettere in discussione certezze, ad aprire spazi nuovi, ad ascoltare la vita degli altri come fosse un po’ anche la tua. Lasciati andare con fiducia, lasciarti trasformare dagli incontri, a non temere le domande per custodire ogni esperienza. E soprattutto, sii certo che ogni relazione costruita con amore, ogni parola detta con verità, ogni passo fatto con gli altri è un pezzo di storia che si scrive a più mani.
Tutto ciò che farai quest’anno per contrastare l’indifferenza, per costruire ponti dove altri innalzano muri, per dare voce a chi non ha voce, per accompagnare chi è caduto a rialzarsi, sarà un seme di futuro migliore per tutti noi. La storia siamo noi. Ancora ci credo. Ed è ancora più vero oggi, se non ci sentiamo esclusi, se scegliamo di esserci, insieme.
A nome di tutta la famiglia Caritas, ti do il benvenuto e ti auguro un buon cammino. Saremo al tuo fianco.
Buon servizio, con tutto il cuore.
Aggiornato il 29 Maggio 2025