19 Agosto 2025

Giornata dell’aiuto umanitario. Appello della Caritas

Nel 2024, più di 380 operatori umanitari sono stati uccisi in 20 Paesi dove prestavano servizio

Foto: Caritas Libano

In occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, la Caritas, mediante la federazione di Caritas Internationalis (vedi anche Caritas Europa), guardando alle tragedie che si consumano nelle zone di guerra, in particolare a Gaza, in Sudan, Sud Sudan, Ucraina, Myanmar, fa appello a coloro che hanno il potere di porre fine alla violenza di farlo, riconoscendo la dignità e il valore intrinseci di ogni vita umana.

“Ci uniamo inoltre alle agenzie umanitarie di tutto il mondo nel commemorare coloro che hanno perso la vita nel fornire aiuti salvavita in tempi di crisi e nell’esortare i governi a combattere l’impunità per gli attacchi contro i civili e gli operatori umanitari”.

Gli operatori umanitari, informa Caritas Internationalis, stanno affrontando pericoli senza precedenti. Solo nel 2024, più di 380 operatori umanitari sono stati uccisi in 20 Paesi mentre svolgevano le loro missioni vitali. Questa sembra essere la tendenza anche per il 2025, che promette di essere ancora peggiore. Ci sono apporti che indicano che 128 persone in 17 Paesi sono state uccise nei primi cinque mesi dell’anno.

Attiva in oltre 162 paesi e territori, la confederazione Caritas ha una vasta esperienza dei rischi che corrono gli operatori di primo soccorso in prima linea nelle zone di conflitto. In molti Paesi, come il Sud Sudan, la Colombia e la Repubblica Democratica del Congo, la Chiesa locale è sempre presente, fornendo aiuti e protezione quando tutte le altre agenzie si sono ritirate.

“Le persone in tutto il mondo vedono gli orrori a cui sono sottoposti i civili e gli operatori umanitari a Gaza, in Sudan, in Ucraina e in altre parti del mondo attraverso i notiziari e i social media. Per il personale della Caritas che lavora in prima linea nei conflitti, questa è la realtà quotidiana del proprio lavoro. Chiediamo che nella Giornata mondiale dell’aiuto umanitario tutti si prendano un momento per chiedersi cosa possono fare loro e cosa può fare il loro governo per aiutare chi assiste le persone nelle zone di guerra e per porre fine alla violenza contro i civili. Fino a quando non ci sarà un impegno reale e una assunzione di responsabilità, le atrocità continueranno”. — Alistair Dutton, Segretario Generale di Caritas Internationalis

La necessità di una maggiore protezione, sostegno e responsabilità ha ormai raggiunto un livello critica. Per questo motivo, in occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, Caritas Internationalis chiede con urgenza una maggiore protezione degli operatori umanitari e dei civili e un rinnovato impegno politico nei confronti del diritto internazionale umanitario.

In una recente riunione delle agenzie umanitarie per le Chiese orientali, la Chiesa cattolica ha espresso profonda preoccupazione per l’erosione del diritto internazionale umanitario.

“È desolante vedere oggi che la forza del diritto internazionale e del diritto umanitario non sembra più obbligare, sostituita dal presunto diritto di obbligare gli altri con la forza. Questo è indegno dell’uomo, è vergognoso per l’umanità e per i responsabili delle nazioni”. — Papa Leone XIV

🕯️ In questa occasione, ricordiamo anche i colleghi che hanno perso la vita negli ultimi anni, tra cui Viola Al Amash e Issam Abedrabbo della Caritas di Gerusalemme e altri colleghi della Caritas caduti a Mariupol, in Ucraina, e in Niger.

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  • Ascolta l’intervista a Fabrizio Cavalletti (Caritas italiana) di Radio Kalaritana:

 

  • Guarda e ascolta l’intervista a Fabrizio Cavalletti (Caritas italiana) su Padre Pio Tv:

Aggiornato il 19 Agosto 2025