13 Febbraio 2024

Gorizia, presentato il 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane

 

È stato presentato oggi, 13 febbraio 2024, a Gorizia il 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane (il primo ospitato in Friuli Venezia Giulia), che quest’anno si svolgerà dall’8 all’11 aprile a Grado (con alcune tappe importanti anche a Gorizia) e che avrà come titolo «Confini, zone di contatto e non di separazione. “Non passare oltre senza fermarti” (Genesi 18,1-8)». «Un’occasione importante e preziosa quella rappresentata dal Convegno nazionale – ha sottolineato mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas Italiana – non solo per l’incontro tra tutti i delegati delle Caritas diocesane provenienti da tutta Italia, ma anche come occasione di conoscenza, condivisione e crescita del territorio».

Lo scorso anno il Convegno nazionale, svolto a Salerno, aveva posto un importante focus sull’importanza delle “periferie”, pensate come luogo di nuove opportunità e di riscatto e di crescita per l’intera comunità. “Filo rosso” del 44° Convegno nazionale sarà invece il “confine”, pensato non come una linea tra dentro e fuori, ma come una porta: permette di uscire e di entrare, ma si può anche chiudere e bloccare. Il confine segna inoltre il collegamento tra centro e periferia: può essere luogo di incontro e di annuncio o luogo di distanza a confinamento; dipende da come utilizziamo la porta.

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, rimarcando come «per Caritas Italiana il confine sia una zona di contatto, un’opportunità dove incontrare la diversità e far sì che essa diventi una risorsa», ha presentato alcuni focus del programma del Convegno nazionale di aprile (al momento in via di definizione). «Avremo con noi alcuni “rappresentanti” dei confini – ha annunciato -, come il cardinale Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, realtà colpita non solo dal terremoto dello scorso anno ma anche da una guerra che continua da decenni; un luogo sempre a rischio di essere dimenticato. Ci sarà anche poi una forte presenza delle Caritas del Nord Est, quelle che più direttamente hanno conosciuto, nel corso del tempo, questo confine; non mancherà poi uno sguardo all’Europa, con la presenza di delegati delle Caritas europee – tra i quali anche la vicina Caritas Slovenia – che avranno modo di scambiare le proprie esperienze all’interno di una tavola rotonda il 9 aprile. Giornata questa in cui sarà poi possibile “vivere” l’esperienza di confine: nel pomeriggio infatti i circa 600 partecipanti si recheranno a Gorizia dove, alle 17, condivideranno un momento di preghiera lungo i luoghi che hanno rappresentato per lungo tempo la divisione e che oggi invece uniscono. Successivamente, alle 19 si terrà la Celebrazione eucaristica presso la chiesa del Sacro Cuore».

Con mons. Redaelli e a don Pagniello, anche Andrea Barachino, delegato Caritas Nord-Est, che ha infine rimarcato l’importanza del Convegno come momento di incontro e conoscenza anche con il territorio ospitante, ha ancora una volta ringraziato, da parte degli organizzatori, il Comune di Grado, la Parrocchia, la comunità della cittadina e tutti gli albergatori, tutti partecipi per la buona riuscita di questo importante momento nazionale.

Aggiornato il 14 Febbraio 2024