14 Aprile 2024

La salute mentale è un diritto

Giovani, i loro bisogni e contributi (spesso trascurati)

La salute mentale è un diritto. Un’affermazione che diventa titolo di un convegno programmato a Bolzano per il prossimo 18 aprile. Nello specifico l’attenzione è concentrata sui “giovani, i loro bisogni e contributi (spesso trascurati)”.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2021) la metà di tutti i disturbi mentali ha origine nella primissima adolescenza. Se non presi sul serio e per tempo essi persistono e si aggravano con l’avanzare dell’età.

L’OMS informa che a livello globale un adolescente su sette soffre di un disturbo mentale. Si tratta del 13 per cento del carico globale di malattia in questa fascia di età (tra 10 e 19 anni). Principali cause di disagio sanitario negli adolescenti sono depressione, ansia e disturbi comportamentali. La quarta causa di morte nei giovani tra i 15 e 19 anni è il suicidio.

L’OMS fa presente che nonostante la serietà della cosa, gran parte delle problematiche di salute mentale dei ragazzi non viene riconosciuta né trattata. Questo poi si paga nell’età adulta, sia come singoli che come società. Importante dunque “agire programmi di promozione e prevenzione della salute mentale” e mettere in atto “varie strategie per raggiungere gli adolescenti, in particolare i più vulnerabili”.

Dall’indagine HBSC 2022 (Health Behaviour in School-aged Children / Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) relativa alla provincia di Bolzano, rispetto a salute e benessere emerge che l’84,7 per cento dei ragazzi considera il proprio stato di salute eccellente o buono. Un dato che sembra positivo ma che presenta luci e ombre. Ci sono ad esempio notevoli differenze di genere. Le ragazze percepiscono il proprio stato di salute meno positivamente rispetto ai coetanei maschi. Il disturbo maggiormente riferito è l’insonnia: 12 ragazze e 8 ragazzi su 100 dichiarano di soffrirne. Altri sintomi a componente psicologica sono, ad esempio, il sentirsi irritabile e nervoso (ne parlano rispettivamente il 7,9 e il 10 per cento dei ragazzi e il 16,7 per cento delle ragazze). Più della metà degli intervistati dichiara di assumere farmaci almeno una volta al mese per almeno uno dei sintomi di cui soffre.

Lo studio sottolinea come la presenza di alcuni sintomi non induca necessariamente a una percezione negativa della propria salute. E suggerisce di indagare meglio la relazione tra questi sintomi e il consumo di farmaci, che viene considerato un comportamento a rischio spesso associato a fumo e consumo di alcol. È una pratica sociale, “risente cioè sia delle norme familiari che dei pari”. L’indagine HBSC evidenzia infine che il livello di soddisfazione di vita tra prima e dopo la pandemia presenta un calo del 4,6 per cento.

“L’obiettivo della promozione della salute e del benessere degli adolescenti”, si dice, “è ricercare e agire sulle caratteristiche dell’ambiente di riferimento mettendo in essere programmi intersettoriali e multicomponenti a partire dalla prima infanzia. Il lavoro di prevenzione deve rivolgersi a più destinatari (genitori, insegnanti, bambini, gruppo dei pari, ecc.), va inserito a sistema in vari contesti (scuola, famiglia, organizzazioni, ecc.), secondo i modelli della promozione della salute”. Serve dunque un cambio di paradigma: “Da comportamento a rischio come responsabilità individuale a responsabilità collettiva all’interno di una pratica sociale, da prevenzione dei fattori di rischio a promozione della salute e del benessere”.

In questa prospettiva si pone il convegno di Bolzano, organizzato da Comitato UNICEF Bolzano, Jugenddienst Meran/o e Cooperativa Pratica. Articolato in tre momenti (per il programma: www.infopoint.bz/news), interverranno tra gli altri Maria Rita Parsi (psicopedagogista e psicoterapeuta), Sonia Fischnaller (psicologa e psicoterapeuta oltre che membro dei Psycologist for Future), Daniela Höller (KIJA-GAIA) e  Alberto Emiletti (giornalista di Internazionale Kids).  Oltre a quelle promotrici, partecipano a vario titolo diverse organizzazioni del territorio o di livello nazionale attive nel campo della salute mentale (Biblioteca Open Mind, GAIA-KIJA, La Strada – Der Weg, Young+Direct, Coop. Prosit, CIRS, Internazionale Kids, Inspiration Days, Coop. Kaleidos, Cristallo Young, Azienda Servizi Sociali Bolzano, Polizia di Stato, Caritas Italiana).

(pv), Vita Trentina

Aggiornato il 14 Aprile 2024