2 Settembre 2022

“Sahel, troppa strada nella direzione sbagliata”

Nel tempo, in particolare nel 1948, con la guerra israelo-palestinese, e poi nel 1968, con la guerra dei “sei giorni” e la successiva e continua occupazione dei territori della Cisgiordania da parte di Israele, si sono rifugiati in Giordania più di tre milioni di profughi palestinesi che a diverse ondate si sono insediati nel contesto giordano. I palestinesi rappresentano una parte attiva e significativa della popolazione giordana, hanno contribuito a costituire e a plasmare l’identità e l’intreccio culturale, integrandosi nel Paese. La maggior parte dei palestinesi in Giordania, seppur a diversi livelli, sono infatti naturalizzati come cittadini giordani, e i campi profughi esistenti sono di fatto diventati insediamenti urbani.

Un discorso diverso riguarda invece gli altri migranti e richiedenti asilo, arrivati a partire dagli anni Duemila, e soprattutto dal 2011 con la guerra siriana. Attualmente sono 1,3 milioni i siriani che vivono in Giordania. Di essi, circa 700.000 sono registrati come richiedenti asilo presso l’UNHCR, ai quali si aggiungono i rifugiati Iracheni, yemeniti e di altri Paesi. La Giordania è di fatto il secondo Paese al mondo per presenza di rifugiati rispetto all

Aggiornato il 12 Settembre 2022