Mercoledì 22 ottobre 2025, alle ore 14.45, Caritas Italiana trasmetterà in diretta streaming l’incontro “Somalia: fragilità e resistenza”, un’occasione per ricordare Graziella Fumagalli, medico di Caritas Italiana che 30 anni fa, il 22 ottobre 1995, veniva uccisa in Somalia nel centro antitubercolosi che dirigeva a Merca. In memoria del suo impegno per il popolo somalo per cui ha dato la vita, l’incontro vuole approfondire la complessa realtà somala, tra crisi cronica, cambiamenti climatici, instabilità e percorsi di ricostruzione.
L’appuntamento rientra nelle attività dell’ambito Mondialità e offrirà uno sguardo sul Corno d’Africa, regione strategica e vulnerabile, attraversata da interessi internazionali e profonde sfide umanitarie.
Il programma:
Ore14.45 – Tavola rotonda “Il Corno d’Africa e la Somalia oggi”
- Giovanni CARBONE, ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Milano
- Sara BEN RACHED, direttrice Caritas Somalia
- Maryan ISMAIL MOHAMED, docente e formatrice in antropologia delle migrazioni e mediazione culturale
- Danilo FELICIANGELI, Caritas Italiana
Ore 17.00 – Tavola rotonda Graziella Fumagalli: “È compito mio”
- P. Giorgio BERTIN, Vescovo emerito di Gibuti e Mogadiscio, Presidente Caritas MONA
- Stefano COMAND, centro missionario Udine
- Francesco SIRONI, gruppo Casatenovo
Modera: Paolo BRIVIO
La Somalia oggi: uno Stato fragile, ma non immobile
«La Somalia ormai da 30 anni, a livello globale, è ritenuta il maggiore esempio di Stato fallito o fragile, a seconda della dicitura che si preferisce. Però non è tutto statico: sono ormai due decenni che si persegue una ricostruzione e ricomposizione politica e istituzionale», ha affermato Giovanni Carbone, dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI).
« C’è un rilancio dei processi di sviluppo in un Paese che resta molto povero, situato in una regione geopoliticamente strategica come il Corno d’Africa. Ed è per questo che tanti Paesi, anche da fuori del continente, guardano alla Somalia, a Mogadiscio, con grande attenzione. Dalla Cina, alla Russia, agli Stati Uniti, alla Turchia, all’Italia naturalmente: per tutti quello che accade in Somalia ha risvolti per la stabilizzazione di un’area di crescente interesse per tanti attori esterni».
Don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana:
«Essere accanto al popolo somalo da quasi quarant’anni è per noi segno di un impegno concreto, fedele, che attraversa anche i momenti più difficili. Crediamo che la solidarietà e la giustizia siano possibili ovunque, anche nei luoghi segnati da conflitti e fragilità profonde».
Un impegno che continua
Caritas Italiana è impegnata in Somalia dal 1986, in collaborazione con realtà locali e partner internazionali. Una storia, di cui Graziella Fumagalli è stata l’interprete più esemplare, che ci spinge a proseguire lo sforzo di restare accanto al popolo somalo con la sensibilizzazione delle comunità italiane e delle istituzioni nel sollecitarle a politiche di vero sviluppo e pace per questa martoriata parte del pianeta.
L’impegno continua ancora oggi con interventi in:
- assistenza alimentare e nutrizionale
- servizi sanitari di base
- educazione e protezione dei minori
- ricostruzione sociale post-conflitto
- formazione e lavoro per giovani e donne
Nel corso del 2024, le attività hanno raggiunto migliaia di persone in tutto il Paese.
Segui la diretta mercoledì 23 ottobre alle 14.45 sui canali ufficiali Youtube e Facebook di Caritas Italiana.
Aggiornato il 21 Ottobre 2025
